In sintesi i dati sull’attività dell’Assemblea nell’anno appena trascorso. Gli interventi dei vicepresidenti Mattia e Mazzeo e dei consiglieri segretari Pici e Scaglione nell’incontro con i giornalisti
Nel 2011 il Consiglio regionale si è riunito 29 volte (per un totale di 36 giorni) ed ha approvato 27 leggi riguardanti diversi ambiti tematici: abolizione dei vitalizi per i consiglieri regionali, prevenzione e lotta all’usura, disposizioni in materia di microzonazione sismica, istituzione di registri sanitari, solo per citarne alcuni. Gli ordini del giorno sono stati 42, di cui 39 approvati, mentre delle 42 mozioni presentate 26 sono state approvate.
Il 2011 ha segnato anche l’avvio dei lavori per l’approvazione del nuovo Statuto, con la predisposizione di uno spazio web pubblico da cui seguire la discussione e consultare i documenti. Con il sostegno del Corecom, nel 2011 è andata in onda per la prima volta l’edizione Lis di un Tg regionale della Rai. Si è puntato, inoltre, alla promozione dell’identità e delle pari opportunità, al sostegno all’editoria, alla trasparenza delle attività svolte dal Consiglio attraverso l’implementazione del sito web consiglio.basilicata.it, all’educazione alla cittadinanza, coinvolgendo i ragazzi e il mondo della scuola, e all’organizzazione di manifestazioni legate ai 150 anni dell’Unità d’Italia.
Sulle 420 interrogazioni presentate 237 hanno ricevuto risposta (nella fase di avvio della legislatura, dal giugno al dicembre 2010, le risposte erano state 68 sulle 198 interrogazioni presentate). Un aumento sottolineato dal consigliere segretario Mariano Pici, che ha sottolineato però “l’esigenza di fare ancora di più, rispettando i tempi di risposta e non rimandando come spesso accade la discussione delle mozioni, che rischiano di perdere attualità. La nostra azione si muoverà ancora nella direzione dei tagli dei costi e, soprattutto, degli sprechi della politica. Ci auspichiamo, poi, che i mezzi di informazione accentuino il contraddittorio tra le diverse posizioni, in modo che tutti i cittadini possano beneficiare degli esiti di un confronto aperto e sentirsi partecipi dell’azione politica”.
Il vicepresidente Enrico Mazzeo ha sottolineato “la necessità di adeguare le istituzioni ai cambiamenti repentini in atto e lo sforzo di adeguare entro il 2012 lo Statuto che non va imposto dall’alto ma va condiviso con tutti, anche con i nuovi soggetti che chiedono ascolto. Di fronte alla crisi, gli schemi del passato non funzionano – ha aggiunto -, occorrono risposte nuove su grandi temi quali l’uso delle risorse, la tutela ambientale ed i diritti negati, in primo luogo quelli al lavoro ed alla salute”.
Il consigliere segretario Luigi Scaglione ha rimarcato che “l’Ufficio di Presidenza non si è mai diviso sulle scelte fatte in rappresentanza dell’intero Consiglio” e che la sua attività “è stata ben corroborata dagli organi consultivi”. Ha inoltre sottolineato che “quando nel governo regionale gli esterni la fanno da padrone la dinamica del confronto si dilata e diventa più difficile per i consiglieri esercitare le proprie prerogative. In questo senso, la recente approvazione di 34 ordini del giorno e di dieci emendamenti alla manovra di bilancio rappresenta quasi una finanziaria nella finanziaria”.
“I gravi fenomeni di regressione economica e sociale della Basilicata – ha detto il vicepresidente Franco Mattia – non possono essere mitigati con il solito buonismo e il solito cauto ottimismo del governo regionale. Si sarebbe potuto fare di più rispetto a fenomeni come la disoccupazione e l’emigrazione, se le politiche fossero state improntate a maggior rigore, produttività e dinamismo. Questi sono i risultati dei sette anni del governo De Filippo, segnati continue crisi regionali e da assessori adulterini che si sono alternati nelle varie giunte. Oltre alle azioni intraprese fin’ora nei settori dell’agricoltura, dell’impresa e delle attività produttive, occorre puntare un’attenzione sempre maggiore alle infrastrutture e alle esigenze del territorio. La qualità della vita deve essere una bussola utile a orientare l’attività politica regionale, non un miraggio. E’ stato questo l’obiettivo delle azioni intraprese dall’Ufficio di Presidenza e sarà la strada che continueremo a percorrere”.