La presidente Perretti parla dell’emendamento del consigliere Paterino per tagliare i voucher asili nido’ “Grave la giustificazione: il confronto di priorità tra 10 posti all’asilo nido, ritenuti meno indispensabili di 100 buche nelle strade da colmare”
“La cronaca sociale, politica ed economica ogni giorno ci riconferma, qualora ce ne fosse bisogno, che il predominio di una cultura arcaica e patriarcale rappresenta il principale ostacolo all’affermazione delle pari opportunità ed all’eliminazione delle discriminazioni tra i generi. Nella seduta del Consiglio comunale materano del 9 aprile, avente ad oggetto Il ‘Documento Unico di Programmazione’ per il 2021 e i successivi due anni, il consigliere Michele Paterino ha presentato un emendamento, poi approvato a maggioranza, per tagliare i voucher per gli asili nido accreditati della città di Matera. La cosa più grave, però, che come Commissione regionale Pari Opportunità riteniamo nostro dovere evidenziare, è stata la giustificazione a questa scelta, basata su una logica che ci ha riportati indietro di vari decenni”. Lo afferma la presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, Margherita Perretti, evidenziando che “Affermare che oltre il 50 per cento dei bambini frequentanti i nidi sono figli di casalinghe, donne che stanno a casa, e quindi possono stare tranquillamente con le mamme, e fare un confronto di priorità tra 10 posti all’asilo nido, ritenuti meno indispensabili di 100 buche nelle strade da colmare, intervento quest’ultimo che la cittadinanza sicuramente apprezzerebbe di più, significa contribuire a mantenere la nostra regione carente di servizi all’infanzia, mense, tempo pieno, infrastrutture sociali, carente di politiche di conciliazione, col 30 per cento di disoccupazione femminile e una grave denatalità. Ricordiamo che le donne lucane scontano da sempre l’insufficiente qualità e quantità della spesa pubblica, ricordiamo anche al consigliere Paterino della già Capitale della Cultura Europea che l’obiettivo europeo è la presenza nei nidi del 33 per cento dei bambini, mentre in Basilicata i posti autorizzati sono solo il 9,7 per cento”.
“Gli asili nido – ha precisato Perretti – hanno una triplice valenza: un valore formativo in quanto consentono di realizzare il concetto di ‘educazione fin dalla nascita’, uno strumento di inclusione e di uguaglianza sociale, di riequilibrio delle distanze socioeconomiche, un diritto per tutti i bambini (a prescindere se si è figli di casalinghe o meno); sono uno strumento di conciliazione vita-lavoro, quindi di superamento delle disuguaglianze di genere. Come tutte le infrastrutture sociali rappresentano un grande volano per l’occupazione femminile, per ogni posto occupato si creano tre posti di lavoro.
Non è possibile, inoltre, tollerare questa visione delle donne relegate a casa alla cura dei figli, una vera e propria negazione della parità di genere che ha prodotto fin troppi danni, creando un welfare all’italiana la cui colonna portante sono state le donne, con l’illusione sbagliata che non fosse necessario investire nelle infrastrutture sociali”.
“Come Commissione regionale Pari Opportunità, pur nel pieno rispetto dell’amministrazione comunale materana – conclude Perretti – non possiamo evitare di stigmatizzare scelte che ledono i diritti alla piena cittadinanza delle donne”.