Il presidente del Consiglio regionale ha ricevuto una delegazione di cittadini che gli ha consegnato una petizione sottoscritta da duemila persone. Chiesta la rapida approvazione delle modifiche alla legge n. 42/1993
“Accelerare il procedimento già in corso per la ridefinizione dei confini tra i Comuni di Rionero in Vulture e Ripacandida, al fine di assicurare l’autodeterminazione degli interessati e la razionale risoluzione della vicenda”: è l’obiettivo della petizione, firmata da duemila cittadini, che è stata consegnata oggi al presidente del Consiglio regionale Vincenzo Folino. A proporre il documento una delegazione di cittadini residenti nelle contrade Frascolla e Cappa Bianca, che ricadono nel Comune di Ripacandida pur essendo organicamente collegate all’abitato di Rionero. La delegazione era accompagnata dal sindaco di Rionero in Vulture Antonio Placido.
Del caso si è occupata circa due mesi fa la Conferenza dei capigruppo, e successivamente è stata presentata da consiglieri di diverse forze politiche una proposta di modifica della legge regionale n. 42/1993 che disciplina le procedure finalizzate a definire eventuali modifiche dei confini comunali. Proposta che attualmente è all’attenzione della prima Commissione consiliare dell’Assemblea (Affari istituzionali), come ha ribadito il presidente Folino auspicando anche “un confronto sereno e civile fra le amministrazioni e le comunità coinvolte, nel rispetto dei legittimi interessi di tutti e in particolare dei cittadini che chiedono di poter svolgere serenamente le proprie attività”. Folino ha inoltre assicurato che la petizione sarà subito trasmessa al governo regionale e a tutti i gruppi consiliari.
Oltre a rivolgersi alla Giunta ed al Consiglio, i firmatari della petizione chiamano in causa le istituzioni locali e le comunità direttamente interessate alla vicenda: al sindaco, al Consiglio comunale e all’intera comunità di Ripacandida chiedono “di partecipare ad una ragionevole e consensuale ridefinizione dei confini comunali, intesa quale soluzione migliore: non ci si può definire concittadini se non per comune origine e per condiviso senso di identità, né creare inutili tensioni tra le comunità di Rionero e Ripacandida che da sempre convivono fraternamente”; al sindaco di Rionero chiedono invece “di sostenere con serenità e fermezza le ragioni dei cittadini rioneresi residenti in agro comunale di Ripacandida, parte integrante e non rinunciabile dell’intera comunità cittadina, chiedendo una razionale definizione di tali confini in ogni sede competente, e se del caso di difendere tali ragioni con tutti i provvedimenti amministrativi e azioni che riterrà utili”.