Confesercenti: si festeggiano oggi i primi 40 anni

“Quaranta anni fa, il 14 febbraio 1971, nasceva a Roma la Confesercenti. Anche se da quella data, prima dell’organizzazione vera e propria in Basilicata sono passati alcuni anni, è comunque un anniversario importante per tutte le donne e gli uomini che hanno lavorato – a cominciare dall’ex sen. Gino Grezzi uno dei pionieri Confesercenti – e lavorano per aprire pagine nuove e positive della nostra comune esperienza di cui siamo legittimamente orgogliosi”. A sostenerlo è il presidente provinciale di Potenza della Confesercenti Prospero Cassino.

“Qualche anno fa per sintetizzare il senso di questo nostro comune percorso usammo lo slogan “dalla bottega all’impresa” che sottolineava la volontà della nostra Confederazione di caratterizzare il suo impegno per far crescere le piccole imprese sia sul piano dimensionale, sia su quello innovativo, in modo da consentire alle Pmi di reggere meglio le sfide del mercato. Questa scelta di non chiudersi ha consentito – si legge nella nota della Confesercenti – una continua espansione della nostra rappresentanza, tanto che man mano, dopo essere entrati con forza e convinzione nel campo del turismo, abbiamo allargato i nostri orizzonti anche ai servizi, all’artigianato, ed ora, da ultimo, alle piccole e medie imprese industriali. Se agli inizi l’obiettivo prioritario, ancora oggi certamente fondamentale, era quello di far uscire le Pmi dall’isolamento e di salvaguardare il loro ruolo che esse svolgono a favore del progresso economico, dell’occupazione, della qualità della vita nelle città e della tenuta sociale, oggi la sfida è anche quella di saper tenere il passo di un mondo sempre più dinamico, dove tutto cambia con velocità impressionante e dove la parola innovazione è diventata la vera linea di demarcazione tra il passato ed il futuro, tra il successo ed il fallimento.

Le battaglie che ci hanno visto protagonisti in questi quattro decenni, dalle prime lotte al carovita, a quelle fiscali (come non ricordare la minimum tax?), a quelle referendarie, a quelle contro la criminalità (SoS impresa, i treni contro l’usura e per le città sicure, il nostro rapporto annuale) – è scritto ancora nella nota Confesercenti – sono state dei successi innegabili perchè la nostra Confederazione ha capito per tempo i cambiamenti sociali, politici ed economici, adeguando a queste dinamiche la propria struttura, le sue strategie ed allargando la sua rappresentanza a tutto il mondo delle imprese. Per questo Confesercenti ha voluto radicare la sua presenza nella società, ha voluto confrontarsi in modo sempre più autonomo con le dinamiche sociali reali e così ha contribuito a cambiare molte cose, accentando l’inevitabile cambiamento di se stessa. Questa sintonia con il cambiamento non è solo sintomo di concretezza e di buon senso , ma anche dimostrazione che abbiamo voluto e vogliamo essere una realtà dinamica, non burocratica, non ingessata in rigide certezze. Questo senso di concretezza e di lungimiranza ci ha spinto ad essere protagonisti di una nuova ed importante sfida della nostra storia, vale a dire la creazione con le altre Confederazioni delle Pmi di Rete Imprese Italia.

BAS 05

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