“L'operazione a Genzano di Lucania e Santarcangelo, della Guardia di Finanza che ha sequestrato 16 mila prodotti di bigiotteria, abbigliamento, luci natalizie e videocamere che non avevano in marchio Ce e non presentavano le le caratteristiche tecniche di sicurezza, è un segnale importante, soprattutto a tutela di chi lavora onestamente e che arriva in un periodo in cui si concentrano i consumi, quello natalizio». E' il commento di Confesercenti Potenza a firma del presidente Prospero Cassino che ricorda come nei giorni scorsi è stato nuovamente denunciata la grave ed intollerabile situazione dell'ambulantato illegale diffuso nelle festività nei mercatini di tutti i comuni del Potentino. «Di fronte ad abusivismo e contraffazione, la guardia va mantenuta alta. Per questo ci sentiamo di dire che questo genere di intervento va nella direzione giusta», sottolinea l''associazione del piccolo commercio. Confesercenti va poi all'attacco dei tarocchi e in difesa del “made in Italy”: «Prodotti come quelli sequestrati dalla Fiamme Gialle privi della documentazione di conformità, oltre alla pericolosità – afferma Cassino-, generano un tipo di concorrenza sleale, volta a danneggiare il tessuto imprenditoriale locale, sottraendo in questo modo all'economia sana ingenti quantità di risorse, in una situazione, peraltro, anche di grave crisi economica». Non solo: per l'associazione, «c'è anche un problema di tutela della sicurezza e della salute dei consumatori, minacciata dalla messa in commercio di questo genere di prodotti». «Con conseguenze, per la stragrande maggioranza delle imprese e degli imprenditori che si sforzano di vivere e lavorare nel rispetto delle regole, facilmente immaginabili sia in termini di rischio di chiusura che di perdita di posti di lavoro».
« Di legalità si muore mentre l’illegale sopravvive – hanno ribadito Cassino e Antonio Palumbo direttore Confesercenti . Obiettivamente non è possibile più accettare un'Amministrazione Pubblica come un Ente Locale strabici che concentrano le attenzioni sulle proprie casse e che ignorano le difficoltà delle piccole e medie imprese sempre più in crisi e dei cittadini. Confesercenti ritiene che è necessario pressare gli amministratori locali, per incidere sulle 'ferite aperte', a partire dalla fiscalità locale. L’eccesso di prelievo di tasse e imposte locali è figlio di una spesa pubblica straripante. Basta con l’aumento continuo delle tasse ed imposte locali. Vanno garantiti, con interventi rapidi e decisi, tagli significativi a una spesa pubblica raccapricciante, che gli Enti Locali non possono più permettersi. Occorre inserire la retromarcia e avviare un percorso inverso a tutti i livelli. Meno spesa e meno imposte per favorire il rilancio dei consumi e la crescita dell’occupazione”.
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