Confartigianato: la crisi si batte facendo fronte comune

Confartigianato lancia un messaggio: servono più coesione e condivisione per uscire dalla crisi. E per dare l'esempio iI Sistema Confartigianato si è dato appuntamento a Roma, il 9 e il 10 aprile, per l’annuale Convention che è servito a fare il punto sui servizi offerti agli imprenditori. “Legàmi… Un collega che non collega, che collega è?”, è il provocatorio titolo dell’edizione 2015. Quasi un gioco di parole, che esprime però un obiettivo preciso e concreto: creare l’ambiente comune nel quale, a prescindere dai livelli funzionali e territoriali, possano essere condivise tutte le attività svolte dal Sistema Confederale al servizio degli imprenditori e dello sviluppo delle aziende. Il tradizionale appuntamento della Convention, che riunisce gli operatori di Confartigianato impegnati nelle Associazioni di tutta Italia al fianco degli artigiani e dei piccoli imprenditori, quest’anno si è centrato sulla nuova ‘mission’ caratterizzata nel nuovo Statuto confederale, vale a dire il valore artigiano.
“Tanti anni di crisi economica – commenta il presidente regionale di Confartigianato Antonio Miele – hanno lasciato gravi ferite nelle imprese ma anche segni profondi nelle Organizzazioni che ne curano gli interessi. Nulla sarà più come prima della crisi, a cominciare dalla capacità di dare risposte efficaci alle difficoltà degli imprenditori. Confartigianato punta tutto sulla coesione, sulla condivisione, sulla connessione dei servizi associativi e della rappresentanza all’interno del Sistema Confederale. Uomini e donne che ogni giorno, in tutta Italia, sono impegnati al fianco degli artigiani e dei piccoli imprenditori per accompagnarli nella difficile uscita dal tunnel della recessione. La crisi si batte stando uniti e facendo fronte comune: ed è la strada percorsa da Confartigianato con le Organizzazioni che compongono Rete Imprese Italia. E' questo il modo migliore – dice Miele – per rispondere a chi continua a dedicare il suo tempo per dividere e mettere le mani sulla Camera di Commercio di Potenza come se si trattasse della propria fabbrica. Noi invece il nostro tempo non lo sprechiamo e lavoriamo per dare risposte a quelli che tutti i giorni quando aprono il laboratorio o il negozio si interrogano su come andrà la giornata. Dunque vogliamo accelerare l’iter per l’approvazione della nuova Legge Quadro in materia di artigianato con l’obiettivo di adeguare la normativa, migliorare l’erogazione del credito, rafforzare la formazione e l’apprendistato per favorire nuova occupazione ed autoimprenditoria giovanile. L’ho definita una sorta di “tela di Penelope” ricordando che dal 2012 è stato predisposto un testo che, proprio come la “tela di Penelope” è stato rivisto, rinviato ad approfondimenti e non ha avuto alcun esito conclusivo, mentre anche di recente le associazioni di categoria su invito del Dipartimento Attività Produttive hanno fatto pervenire le proprie osservazioni. Siamo l’unica Regione d’Italia che non dispone di una normativa quadro aggiornata e per l’introduzione delle procedure telematiche per l’iscrizione agli Albi le Camere di Commercio di Pz e Mt si sono sostituite alla carenza. E poi – conclude Miele – la Confartigianato di Basilicata si sta preparando per mettere in vetrina l’eccellenza artigiana lucana a “Fuori Expo”, il prestigioso spazio organizzato nel cuore creativo della città di Milano, in concomitanza con l’Expo, tra esposizioni, eventi, percorsi tematici, incontri e partnership di rilievo internazionale. Un appuntamento quello di Italian Makers Village – uno spazio di 1.800 metri quadri dove, per sei mesi, milioni di persone di tutto il mondo potranno ammirare, gustare, toccare, acquistare le produzioni dell’artigianato italiano – al quale la confederazione di Basilicata non intende mancare intanto per dare continuità alla Convention “Progetto Sud 2020. Proposte e strumenti per lo sviluppo imprenditoriale nelle aree meridionali” organizzata a Matera nell’ottobre scorso. Abbiamo avuto il coraggio di mettere in vetrina le grandi eccellenze lucane. Quando vendiamo questi nostri prodotti, valorizziamo un pezzo del nostro Paese. Non dobbiamo dimenticarlo e dobbiamo esserne tutti orgogliosi. Insomma, una grande sfida degna dell’Esposizione universale che Confartigianato vuole vincere in nome dell’artigianato e delle piccole imprese italiane

bas 02

    Condividi l'articolo su: