Concluse assemblee lavoratori in somministrazione indotto Sata

"Si sono tenute in questi giorni le assemblee con tutti i lavoratori in somministrazione (circa 1.000), dipendenti delle Agenzie per il Lavoro (Adecco, Manpower, Synergie, Etjca e GI Group ), che operano nelle aziende dell'indotto Sata.
Le assemblee – dichiarano i segretari di categoria Antonio Losappi (Felsa Cisl), Michele Sperduto (Nidil Cgil), Paolo Palumbo (Uiltemp Uil) –  sono state convocate per discutere dell'ipotesi di piattaforma per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle Agenzie di somministrazione di lavoro, che interessa in Italia circa 700.000 lavoratori.
Le assemblee, che rappresentano le prime nell'indotto Sata, hanno rappresentato anche e sopratutto l'inizio di una nuova fase di relazioni sindacali tra le Agenzie per il Lavoro e le OO.SS Felsa – NIdiL e UILTemp, considerato che precedentemente non si riusciva neanche a tenere le assemblee sul posto di lavoro. In questo modo si riafferma che la parità dei diritti sindacali e di trattamento per i lavoratori in somministrazione è un elemento imprescindibile e non solo un diritto riconosciuto sulla carta, partendo dal CCNL dei lavoratori somministrati, passando per la Legge nazionale, fino alla Direttiva Europea.
Tutto questo fa seguito all'altro importante risultato raggiunto nelle settimane scorse dove le OO.SS Felsa Cisl – NIdiL Cgil – UILTemp hanno rivendicato ed ottenuto il pagamento del premio di produttività per tutti i lavoratori somministrati nelle aziende dell'indotto automobilistico FCA di Melfi, alla pari di quello pagato ai lavoratori dipendenti delle aziende utilizzatrici dell’Indotto ACM di Melfi, ovvero circa 1.200,00 euro lordi.
Alla fine delle assemblee – proseguono i sindacalisti –  i lavoratori hanno approvato le richieste contenute nella ipotesi di piattaforma per il rinnovo del CCNL, auspicando che con il prossimo CCNL – somministrati, si rafforzino i diritti sindacali, i diritti individuali, come la malattia, maternità ,ferie, congedo parentale ed i trattamenti retributivi , come le ferie,festività natalizie ,tfr , scatti di anzianità ect ,oltre che il diritto alla formazione.
Altra richiesta il rafforzamento della bilateralità EBITEMP-FORMATEMP per il riconoscimento di prestazioni extra contrattuali di maggior livello ( contributo per trasporto extraurbano, asilo nido , buono libri , integrazione contributo INPS in caso maternità obbligatoria , sostegno alla non autosufficienza , sostegno al reddito, mobilità territoriale, tutela sanitaria, prestiti personali ).
Ma soprattutto il lavoratore somministrato chiede che si metta fine al suo stato di precarietà permanente , che lo vede chiamato in missione (al lavoro presso le aziende utilizzatrici ), troppo spesso con contratti di lavoro a giorni, settimane e se va bene ad un mese, pur in presenza di lavoro continuo come quello dell'automotive a Melfi. Tutto questo comporta, oltre che uno stato di incertezza ed ansia continua per se e per la famiglia, anche una mancanza di diritti non maturati in presenza di missioni brevi, quali le festività ed il sostegno al reddito come l'attivazione del fondo di solidarietà per i lavoratori somministrati in caso di sospensione dell'attività produttiva (vedi crisi della Punto e CIG alla Sata).
Felsa, NIdiL, UILTemp chiedono inoltre che sia assicurata, ai lavoratori somministrati che hanno lavorato presso le aziende dell'indotto, la continuità occupazionale richiamando in tal senso l'accordo sottoscritto nel 2015 con le Agenzie per il Lavoro, che prevede la istituzione di un “bacino” dove vengono iscritti tutti i lavoratori che hanno terminato le missioni per poi essere richiamati con diritto di precedenza in caso di necessità lavorativa da parte di tutte le Agenzie operanti nelle aziende dell'indotto Sata".

Bas 05

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