Comune Pz,Pergola (I Socialisti) su azioni per settore edilizia

"L’escalation della pressione fiscale si può comprendere andando a valutare di quanto è aumentata la tassazione immobiliare dal 2011 al 2014, considerando che le aliquote IMU sono aumentate negli anni oggi gli immobili sono tassati ulteriormente attraverso la TASI. La legge di stabilità del 2014 ha introdotto delle modifiche pesanti che riguardano la fiscalità immobiliare in particolare l’Imposta Unica Comunale (IUC) si articola in tre componenti: l’IMU che continua ad essere disciplinata dal D.L.201/2011 che prevede l’esclusione dei fabbricati costruiti per la vendita, “beni merce” delle imprese edili ma che oggi sono costrette a pagare sui questi beni immobiliari sotto diversa forma; la TARI sulla gestione dei rifiuti urbani e assimilati a carico del possessore/detentore di immobili (locale o area scoperta a qualsiasi uso adibita) idonea a produrre rifiuti. La tariffa è commisurata alla superficie calpestabile dell’unità immobiliare; la TASI sui servizi indivisibili dei Comuni, a carico del proprietario e, pro quota, dell’eventuale occupante dell’immobile. Tale componente si applica con aliquote sul valore catastale degli immobili (aree e fabbricati, compreso il “magazzino” delle imprese edili), determinata con le stesse modalità vigenti ai fini IMU." Così il consigliere comunale de I Socialisti Rocco Pergola che aggiunge "il tributo sui servizi comunali indivisibili (TASI) colpisce anche l’invenduto delle imprese e dei piccoli proprietari di immobili i così detti “beni merce”, che subiscono così un prelievo decisamente improprio. Difatti, se da una lato i fabbricati costruiti o ristrutturati per la vendita, e non ancora ceduti né locati, non essendo utilizzati, non fruiscono di alcun servizio comunale, dall’altro le aree destinate all’utilizzo edificatorio già contribuiscono al finanziamento dei servizi comunali, attraverso gli oneri urbanistici e/o la realizzazione delle opere di urbanizzazione. L’introduzione della TASI comporta, quindi, un imposta patrimoniale, camuffata da imposta servizi, tra l’altro non fruiti da tali fabbricati o dalle aree edificabili non urbanizzate con aliquote che possono variare dall’1 per mille al 2,5 per mille (per comune di Potenza fissata al livello massimo del 2,5 per mille). Per quanto attiene alle aree edificabili, poi, la Tasi si aggiunge all’Imu, con un’evidente duplicazione d’imposta e con l’evidente contraddizione legislativa rappresentata dall’art.2 del D.L.102/2013 convertito nella legge 124/2014 che esclude i fabbricati dal pagamento dell’Imu ed obbliga al pagamento invece per le aree edificabili non urbanizzate e che a volte si trovano ancora ad uno stato progettuale o che possono essere considerate aree agricole. L’esclusione dalla TASI per le aree edificabili non urbanizzate e per gli immobili facente parte del “magazzino” delle imprese, dei piccoli proprietari e di quel micro tessuto imprenditoriale che ha investito nel mercato immobiliare deve essere effettuata altrimenti si rischia di soffocare chi oggi rappresenta la speranza della ripresa economica. Il settore dell’edilizia privata e pubblica deve essere tutelato con azioni di sostegno, di riduzione della pressione fiscale e di incentivazione per garantire investimenti ed opportunità di lavoro. Il principio della legge 124 del 2013 che prevede l’abolizione dell’IMU relativamente ai “fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e che non siano in ogni caso locati” deve riguardare anche la Tasi andando a riconoscere l’esclusione del tributo a prescindere dalla data di ultimazione dei lavori di costruzione o ristrutturazione, fintanto che l’immobile rimane destinato alla vendita. Anche per la nostra città l’edilizia deve essere vista come una risorsa non come un settore da penalizzare costringendo imprese, piccoli imprenditori e giovani coppie ad investire in paesi limitrofi causando anche lo spopolamento della nostra comunità e di conseguenza un danno economico e sociale. Bisogna garantire – conclude- l’edificazione di qualità con particolare attenzione all’ambiente ed evitare sicuramente la speculazione edilizia, allo stesso tempo però c’è bisogno di agire per non distruggere un settore importantissimo per l’economia di una città. Per questo lo scrivente Rocco Pergola consigliere comunale si impegnerà a proporre azioni in modo tale che l’amministrazione non penalizzi ulteriormente i proprietari di immobili, di aree edificabili e gli operatori del settore dell’edilizia della città di Potenza." 

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