Una delegazione di cittadini del comitato spontaneo di Contrada Montegrosso-Caira, promotori di una protesta per la mancata realizzazione della rete idrica nelle zone rurali della città, è stata ricevuta questa mattina dal vicesindaco e assessore alle Opere pubbliche del capoluogo, Sergio Potenza. Nel serrato confronto sono state affrontate le diverse problematiche.
Nel rispetto dell’autonomia di Acquedotto Lucano, l’Amministrazione comunale – ha rilevato il vicesindaco e assessore alle OO.PP. – ha interesse affinché si realizzi l’infrastruttura, perché nel ventesimo secolo non è possibile che nella città capoluogo di regione esistano ancora aree non servite dalla rete idrica e che si debba ricorrere alle autobotti per l’acqua potabile.
Il Comune ha comunque ribadito di aver già sollecitato per iscritto Acquedotto Lucano, a partire dal lontano luglio 2016, chiedendo il completamento della rete idrica della città e delle zone rurali a valere sull’investimento previsto per 6 mln di euro. E di aver ricevuto una nota ufficiale di Acquedotto lucano con la quale i lavori per la rete idrica di Montegrosso sarebbero dovuti partire nel mese di maggio 2017.
Il comitato spontaneo, quindi, ha inteso ribadire il grave stato d’essere delle periferie nonché evidenziato come non siano più sufficienti le mere rassicurazioni ricevute da AQL.
L’esistenza del progetto esecutivo finanziato non giustifica affatto i ritardi nell’esecuzione delle opere. La richiesta avanzata è stata quella di conoscere la data di avvio dei lavori.
Al termine dell'incontro, il comune, che ha interesse alla realizzazione delle opere, ha rappresentato che chiederà l’immediata attivazione di un tavolo Comune-Regione-AQL per affrontare la questione e meglio comprenderne gli eventuali fatti ostativi al mancato inizio delle opere.
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