“L’inizio dell’anno scolastico ha segnato una delle pagine più problematiche ed indecorose per il trasporto scolastico della città di Potenza. Mai avevamo assistito – prosegue in una sua nota il consigliere comunale del Pd Gianpaolo Carretta – ad una gestione tecnico-amministrativa così superficiale e penalizzante per la locale comunità scolastica. Si sono registrate diffuse lamentele per le evidenti carenze logistiche. Corse non segnalate o non adeguatamente segnalate, orari incerti e non rispettati, hanno costretto in moltissimi casi i genitori ad accompagnare con i propri automezzi i figli presso i plessi scolastici di riferimento. Non una riunione tra gli assessorati interessati, ed il consiglio comunale per affrontare per tempo una problematica importantissima, per i risvolti, socio-economici della città. Solo per la data del 15/09/15 sono state convocate le competenti commissioni consiliari con all’ordine del giorno il regolamento comunale per il servizio del trasporto scolastico. Mai avevamo assistito – prosegue il consigliere – ad una gestione del servizio pubblico, così approssimativa, che ha gettato le famiglie della città, in uno a tutta l’utenza scolastica, nel caos più totale. Basti un esempio per tutti, come quello riguardante la scuola di San Giovanni Bosco dove il trasporto costa 55 euro a bambino ed euro 80, per chi ha due figli al mese, per fascia di reddito corrispondente, che ha determinando un notevole aggravio economico per le famiglie, che finiscono per accompagnare autonomamente i figli a scuola contribuendo a congestionare il traffico della città in orari particolari. Abbiamo denunciato sin dall’inizio che il nuovo TPL era sbagliato nel merito, al di là del suo ridimensionamento economico, in quanto non serviva strategicamente la città ed in modo particolare le aree più periferiche e quelle rurali che sono state le più penalizzate, così come evidenziato dalla stragrande maggioranza dei cittadini; oggi con le gestione del servizio di trasporto scolastico abbiamo la conferma che il servizio nella sua complessità è stato gestito in maniera frettolosa e superficiale, perciò che attiene alla tipologia delle corse, alla loro segnalazione e alla necessità di dare continuità e certezza al servizio. L’ennesima dimostrazione di un azione amministrativa carente, che ha gettato la città nell’immobilismo e nella ingovernabilità. Dopo che la Regione Basilicata e quindi il Partito Democratico ed il centro sinistra hanno dato circa 32 milioni di euro al Comune di Potenza per consentire a esso di raggiungere il riequilibrio di bilancio per l’anno 2017 rimediando ad una incauta dichiarazione di dissesto ed evitando il commissariamento, è arrivato il momento che chi non sta amministrando la città ne tragga le conseguenze, perché nella primavera del 2016 si possa ridare la parola ai cittadini che possano democraticamente scegliere un sindaco che abbia un idea ed un progetto di città ed una maggioranza politica coesa ed omogenea, che assicuri continuità all’azione amministrativa. Purtroppo registriamo ad oggi un’inspiegabile paura da parte di molti di ritornare al voto, sottraendosi ad un confronto democratico e trincerandosi dietro un presunto ‘bene della città’ che i potentini più volte pubblicamente, hanno manifestato sia il voto, la soluzione migliore ad un città immobile e depressa”, conclude Carretta.
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