Sono stati i sindaci di Ravello e Potenza, rispettivamente Paolo Vuilleumier e Dario De Luca ad accendere la lampada dedicata al Beato Bonaventura da Potenza nel corso di una celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo monsignor Agostino Superbo nella chiesa che porta il nome del frate nato a due passi da via Pretoria a Potenza il 4 gennaio del 1651, la chiesa di rione Malvaccaro. Amministratori e fedeli di Potenza e una delegazione di amministratori e fedeli di Ravello hanno partecipato congiuntamente al momento di preghiera nel corso del quale monsignor Superbo ha brevemente tratteggiato un ritratto del frate-santo, “capace di quella umiltà così autentica, in grado di garantire fondazioni profonde affinché lo slancio caritatevole verso il cielo giunga alla perfetta letizia” ha spiegato. Il sindaco De Luca, nel breve discorso di saluto, ha evidenziato come “due città apparentemente diverse, per storia, popolazione, caratteristiche geografiche, Ravello e Potenza appunto, si ritrovino unite dalla figura del Beato Bonaventura che, proprio per la sua santità, deve essere d’esempio per le nostre comunità e far sì che insieme possano proseguire questo percorso di fede e di crescita”.

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