“Il rilancio della base produttiva della città (terziaria, industriale, artigianale), trascurato in molte delle analisi e delle proposte sulla Città di Potenza deve essere tema centrale di discussione in quanto strumento principale di riduzione della disoccupazione in particolare di quella giovanile. I dati Istat ed Eurostat – sostengono in una nota congiunta i capigruppo di Partito Democratico, Insieme si Cambia e Popolari Uniti, rispettivamente Gianpiero Iudicello, Gianluca Meccariello e Sergio Potenza – ci dicono che il fenomeno ha una sua rilevante gravità nella nostra città. Pur consapevoli della complessità della questione che richiede una strategia complessiva in sinergia con gli altri livelli istituzionali e le forze produttive della città e della regione riteniamo, anche sulla base del confronto avuto in questi anni con le associazioni di categoria e i soggetti del mondo dell'impresa, che ci siano cose concrete che si possono fare da subito:
La realizzazione di una area artigianale che sia oltre che il centro in cui localizzare gli insediamenti di attività artigianali e produttive anche il luogo in cui sperimentare e praticare innovazione o formazione qualificata e legata al tessuto produttivo, deve essere una priorità; un incubatore dove oltre che produzione e vendita si producano idee e si formino professionalità. Sono anni che se ne parla, sono state anche individuate alcune possibili zone da destinare a tale scopo, ma non si è fatto nessun concreto passo in avanti.
Da poco abbiamo uno strumento in più: la legge regionale sull'artigianato n. 29 del 12./08/2015 che fa seguito alla legge quadro nazionale decreto legislativo 112 /98 che demandava alle regioni le funzioni in materia di artigianato per quello che riguarda credito e degli incentivi. Una legge che può essere insieme ai fondi previsti nel FSE un utile strumento (che va adeguatamente sostenuto e dotato di risorse) di finanziamento.
In questo contesto i “sottani del centro storico” oggi disabitati e deserti, con apposita deroga da attuarsi mediante variante urbanistica per la destinazione di uso e le altezze minime, possono diventare luogo privilegiatodi insediamento di attivita di artigianato artistico contribuendo a far rivivere il centro.
Il settore dell'edilizia è in uno stato di fermo totale. In tale direzione si deve lavorare nell'immediato alla cantierizzazione delle opere già finanziate e previste nei Pisus e alla realizzazione del piano città, progetto con il quale il comune di Potenza si è aggiudicato una bando nazionale. Non si capisce perché questo importante progetto che oltre a contribuire in maniera rilevante al superamento della atavica questione di “Bucaletto”, vedrebbe in tempi brevi investimenti complessivi per circa 70 milioni di euro, sia fermo al palo. Bisogna pianificare e creare un sistema di opportunità e incentivazioni per tutti i soggetti pubblici e privati che vogliano realizzare intervestimenti di efficientamento energetico e valorizzazione del patrimonio storico e culturale. Sia nel Fesr che nel Fse ci sono canali e opportunità di finanziamento in tal senso. E' fondamentale che tutte le azioni vedano il più vasto coinvolgimento dei professionisti della città, delle forze produttive e degli attori sociali” concludono i tre capigruppo.
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