Comune Pz: Riduzione consumi energetici, proposta di Giannizzari

“La politica della riduzione del consumo energetico non è una questione solo nazionale: il costo dell’energia, la sicurezza dell’approvvigionamento, le emissioni clima alternanti, producono effetti ambientali, incidendo sul bilancio energetico anche a livello locale. Il Comune, entità più vicina ai cittadini, può fornire il buon esempio educando i cittadini, a cui è riservato il diritto di usufruire di incentivi e agevolazioni, e indirizzandoli verso il risparmio energetico” così il capogruppo del Movimento 5 Stelle Savino Giannizzari. “Anche il Comune di Potenza – ricorda il consigliere comunale – dovrà tenere fede all’impegno che riguarda tutta Europa: ‘20-20-20: la nuova politica energetica Europea’. Il pacchetto di direttive proposto dalla Commissione europea il 23 gennaio punta a ridurre del 20% le emissioni di CO2 ‘rispetto ai livelli del 1990’ e risponde agli impegni assunti dal Consiglio europeo di marzo 2007. L’accordo del 20-20-20 è stato siglato per facilitare un accordo globale ‘Post-Kyoto’ alla Conferenza di Bali. In molti si aspettavano che a Bali fossero definiti gli obiettivi e le strategie per ridurre su scala globale le emissioni di anidride carbonica; coinvolgendo Usa, Cina, India e gli altri paesi che fino a oggi non rientrano nei parametri stabiliti col protocollo di Kyoto. Tuttavia, la Conferenza di Bali, nonostante siano stati riconosciute le necessità di ridurre significative le emissioni globali, non ha indicato alcun obiettivo concreto, né per i paesi sviluppati né per quelli in via di sviluppo, come invece auspicava l’Unione Europea. Il Movimento che rappresento in Consiglio comunale vuole sensibilizzare in tal senso le Istituzioni e i cittadini italiani per perseguire l’obiettivo di diventare una Società a 2000 watt entro il 2050; utilizzando i nostri Comuni come apripista per una attenta riduzione del consumo di CO2. Va tenuto conto che il consumo di energia attuale è per tutti gli utilizzi energetici – non solo elettricità –energia primaria pro capite in Europa, è equivalente a 4,5 tonnellate di petrolio in un anno (190 GJ o 53 000 kWh), pari a una potenza continua di 6000 watt pro capite. In una società così detta “a 2000 watt” l’uso di energia primaria pro capite è di 1,5 tonnellate equivalenti di petrolio in un anno (60 GJ o 18 000 kWh), pari a una potenza continua di 2000 watt. Grazie all’uso delle energie rinnovabili ben gestite sul territorio, l’emissione di CO2-equivalenti è ridotta a meno di 1 tonnellata pro capite. Ridurre da 6000 watt a 2000 watt pro capite l’uso di energia in Europa significa riportarlo al livello degli anni ’60, pur conservando buona parte del nostro standard di vita – anzi migliorandolo ulteriormente, grazie all’uso di tecnologie molto più efficienti. Se si considera la globalità del mondo, il consumo è già a 2000 watt pro capite, ma con grande differenza: dai 500 watt in Bangladesh ai 12000 in USA. Ridurre di 2/3 l’uso di energia in Italia e in Europa è la condizione per permettere ai Paesi in via di sviluppo di alzare il loro standard di vita e il loro uso d’energia, convergendo verso una società mondiale a 2000 watt. In Svizzera, paese all'avanguardia, è stato prefissato l’obiettivo di una società a 2000 watt entro il 2050. E' stato formulato e dimostrato tecnicamente dai Politecnici federali di Zurigo e di Losanna, già negli anni ’90, che raggiungere l'obiettivo è possibile. E dal 2002 l’obiettivo di una società a 2000 watt è prassi politica in Svizzera. È il cardine della politica energetica e climatica del governo, che lo ha formulato nella ‘Strategia per uno sviluppo sostenibile 2002’. Dal 2008 l’obiettivo di una società a 2000 watt è nella Costituzione della Città di Zurigo, deciso con referendum popolare del 30 novembre 2008 con 76% di sì. Con il referendum del 25 novembre 2013 anche il popolo di Winterthur ha preso una decisione simile. Nello scorso decennio l’obiettivo di una società a 2000 watt è stato adottato dalla Società degli Ingegneri e degli Architetti (SIA), dalle città pilota Basilea, Ginevra, Zurigo, da molti cantoni e comuni svizzeri, da molte associazioni e aziende svizzere. Nel piano strategico sulle energie rinnovabili e i possibili interventi attuabili nel territorio di Potenza – conclude Giannizzari – bisognerà individuare tutti gli interventi e strumenti strategici che ci porteranno a rendere Potenza una città energeticamente sostenibile. Questo potrebbe essere uno degli obiettivi di ricatto di questa amministrazione. Questa sfida con le attuali condizioni politiche sarà possibile? La sentenza a chi ha l'onere di occuparsene per il Comune di Potenza”.

BAS 05

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