“La Città in questi ultimi due anni – sostiene il consigliere del Pd Gianpaolo Carretta – è precipitata in un immobilismo amministrativo mortificante. Un capoluogo di regione che pare non avere un progetto politico-amministrativo. Che evidenzia che non vi è dibattito sul ruolo della ‘città’; che non si apre un confronto sullo ‘sviluppo’ sociale e occupazionale. Un segnale di evidente degrado ne è la sua pulizia; Potenza è diventata una città ‘sporca’, vi è un a incapacità a mettere in campo iniziative tese a migliorare il decoro e dopo che il centro sinistra e il Pd avevamo candidato il progetto ‘Acta-Conai’ con un finanziamento di circa 5,5 milioni di euro, dopo 21 mesi non è partita la raccolta differenziata ‘porta a porta’ (come Capoluogo di Regione siamo ultimi anche in questo!). Uno dei luoghi simbolo di questo degrado è diventato il ‘centro storico’, ove sempre più spesso vengono abbandonati rifiuti urbani, forse anche pericolosi. Sul punto si è presentata rituale interrogazione consiliare per stimolare una soluzione, senza ad oggi aver ricevuto idonea risposta. La città deve fare un salto di qualità e civiltà, serve un moto d’orgoglio per liberarci di chi sta mortificando sul piano amministrativo Potenza” conclude Carretta.