“In questi mesi di consiliatura, come ampiamente anticipato anche in campagna elettorale con le iniziative ‘Per Quartieri e Contrade’ volta al dialogo e confronto-incontro con i territori, si è lavorato, tra l’altro, al fine di consentire al Comune di Potenza di essere ente trasparente e sempre più vicino ai cittadini, nell’ottica di una collaborazione volta a soddisfare la crescente richiesta di partecipazione degli stessi alle decisioni e alle azioni che riguardano la cura di interessi aventi rilevanza sociale”. A sostenerlo il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Giuzio che ricorda come “in un ente dissestato come il Municipio del capoluogo, il principio di sussidiarietà – come regolato dall'articolo 118 della Costituzione italiana – diventa una manna dal cielo e va, nel miglior modo possibile, applicato al fine di rendere la città per molti aspetti più decorosa. Tale principio di sussidiarietà implica che le diverse istituzioni debbano creare le condizioni necessarie per permettere alla persona e alle aggregazioni sociali di agire liberamente nello svolgimento della loro attività. L'intervento dell'entità di livello superiore, qualora fosse necessario, deve essere temporaneo e teso a restituire l'autonomia d'azione all'entità di livello inferiore, favorendo l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale. Sin d’all’inizio della consiliatura con l’allora assessore Pasquale Pepe, ma anche con il neo assessore Rocco Coviello, a prescindere dalle classificazioni opposizione/maggioranza, si è lavorato alla elaborazione di un protocollo d’intesa istituzione/cittadini al fine di collaborare nella cura dei parchi e del verde e quanto è successo sabato nel parco di Macchia Romana di Potenza ne è uno degli esempi più lampanti: cittadini e amministrazione collaborano al fine di assicurare la cura di interessi aventi rilevanza sociale. Decidere di collaborare per cercare di rendere maggiormente fruibile un parco o addirittura un intero rione è qualcosa di significativo al fine di individuare forme di sussidiarietà tali da alleggerire le casse pubbliche e mantenere vivo l’interesse dei cittadini per il territorio. L’esempio portato degli abitanti di Macchia Romana, riunitisi nell’associazione ‘N.O.I. del parco di Elisa Claps’, come tante altre similari nate sul territorio, vanno esaltate e diffuse perché in un momento in cui le finanze pubbliche locali sono sempre più afflitte da politiche governative che tendono a ridurre progressivamente gli stanziamenti alle istituzioni più vicine ai cittadini, devono essere gli stessi cittadini, armati di buona volontà e non solo a ‘sostituirsi’ alle istituzioni per la cura e gestione della cosa pubblica” termina Giuzio.
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