“In questo delicato momento per la politica italiana, non solo di ambito nazionale, è opportuno che anche la Basilicata e gli amministratori dei suoi Enti locali, si interroghino sui motivi che hanno spinto tanti cittadini italiani ad esprimere la propria approvazione ad un neonato movimento, vocato, al momento, più alla protesta che alla proposta.”
A sostenerlo in una nota è il capogruppo del PdL al Comune di Potenza Fernando Picerno il quale aggiunge che “anche nel nostro piccolo si potrebbe cominciare a ridurre i costi della politica e se tutte le forze politiche presenti nell’assemblea municipale cittadina lo volessero, si potrebbe velocemente giungere alla riduzione del numero degli assessori che compongono la giunta potentina.
Dopo la riduzione dei componenti dell’esecutivo cittadino, sostiene Picerno, potrebbe poi giungere il turno dell’Acta.Alla fine del mese di Marzo, scadrà il mandato del costosissimo Consiglio di Amministrazione dell’azienda di tutela ambientale ed anche in questo caso, alla luce dei risultati conseguiti, potrebbe essere opportuno sciogliere l’azienda e ricondurre la sua gestione agli uffici operativi di S.Antonio la Macchia.
In città, a fronte di un servizio sempre più costoso e che, con l’introduzione della Tares graverà ancora di più sulle tasche dei potentini, il giudizio complessivo sull’attività dell’Acta è molto negativo.
Non esiste alcuna iniziativa capace di innovare il servizio, ancora oggi imperniato sulla disponibilità delle discariche dove viene conferita la gran parte dei rifiuti prodotti mentre in centri più piccoli della nostra provincia, grazie alla raccolta differenziata, già da tempo sono stati raggiunti risultati di notevole rilievo a costi enormemente più bassi di quelli riferiti al capoluogo.
Mi auguro, ha concluso Picerno, che queste mie semplici considerazioni riescano a trovare un minimo di condivisione all’interno del palazzo municipale altrimenti si perderà altro tempo prezioso nella necessità di riavvicinare la politica alla gente.”
BAS 05