Comune Pz, Iudicello e Carretta (Pd) su dissesto

"L’altro ieri si è consumata una pagina dolorosa per il Comune di Potenza e per i cittadini del capoluogo di regione. Si è approvata la delibera che ha dichiarato il dissesto, che certifica le già note e strutturali difficoltà economico-finanziarie del capoluogo di Regione maturate oltre un ventennio fa. Occorre evidenziare con chiarezza che il dissesto è derivato esclusivamente da un disavanzo di amministrazione triennale e, lo vogliamo ribadire con forza, in modo inequivocabile, senza alcun debito fuori bilancio." Così Giampiero Iudicello e Gianpaolo Carretta, rispettivamente capogruppo Pd in Consiglio Comunale e consigliere comunale Pd che aggiungono "il gruppo del PD, rappresentato dai suoi vertici consiliari e politici del presente e del recente passato a livello cittadino, ha deciso di astenersi, lasciando libertà di coscienza agli altri consiglieri, non perché si contestasse la regolarità formale e il merito tecnico della delibera, ma per due motivi. Da un lato riteniamo in tutta coscienza che non tutto è stato fatto per evitare di arrivare al dissesto: la revoca dell'assessore al bilancio, che si accingeva a porre in essere un piano di riequilibrio triennale, la nomina di un’unità di progetto, alternativa all’U.D. bilancio e la non rimozione del dirigente del settore, in linea con quanto sostenuto ed annunciato, hanno impedito di fatto che tempestivamente potessero essere messe in atto tutte le procedure finalizzate al riequilibrio finanziario che avrebbero evitato il dissesto, dall'altro riteniamo che non si rinasce lasciando alle spalle la propria storia e che bisogna avere la coerenza e la serietà di non dimenticare chi siamo. Analogamente i rapporti con la Regione Basilicata, in relazione ai quali non siamo stati puntualmente informati nella fase conclusiva, non hanno approdato per tempo a soluzioni utili. Questo dissesto arriva dopo quello ereditato in questi ultimi dieci anni, alla fine degli anni ’90, che hanno costretto il Comune a contrarre un prestito con la Cassa Depositi e Prestiti di circa 100 milioni di euro, e pagando una rata di mutuo di circa 12,5 milioni di euro all’anno, affrontando contestualmente i tagli che lo Stato ha fatto nel comparto Enti Locali per milioni di euro ogni anno, affrontando l’eredità di oltre 30 milioni di euro di debiti fuori bilancio, rinvenienti dalle Amministrazioni precedenti.
In questo quadro finanziario ed economico destabilizzato – continuano – si è operato da una lato per amministrare e garantire i servizi, da un altro per mettere in campo un percorso di risanamento. Nonostante non vi fossero fondi sulla spesa corrente e relative difficoltà di cassa, si sono riusciti ad intercettare oltre 200 milioni di euro di fondi europei e statali, per il completamento infrastrutturale della città, basti pensare: nodo complesso del Gallitello, al nodo ospedaliero, alla eliminazione dei passaggi a livello, alla nascita e alla manutenzione dei parchi urbani, al percorso del parco fluviale del Basento, alla riqualificazione del Centro storico a partire da Piazza Pignatari e Palazzo d’Errico, ai fondi reperiti per la riqualificazione della Torraca, ed a tutti quelli investititi nell’edilizia scolastica.
Da ultimo ai 26 milioni di euro, rinvenienti dai fondi di sviluppo e coesione di recente licenziati dal Consiglio Comunale. Si è ridotta la pianta organica del Comune, quella dirigenziale e tutte le spese sovrabbondanti. Dal dissesto in poi inizia un'altra storia, in quanto tutto è stato azzerato, che deve guardare al futuro.
Abbiamo idee diverse – aggiungono- sotto il profilo ideale, politico e progettuale dalla destra ma riconosciamo al sindaco De Luca il diritto dovere di governare la città, nella fase del dissesto e del post dissesto.
Ora bisogna guardare alla Potenza dei prossimi anni. Tutta la responsabilità, da ora in poi ricade sul Sindaco e sull’amministrazione comunale che ha deciso attraverso l’approvazione del dissesto di non far sciogliere il consiglio comunale e di guardare al futuro senza più rifugiarsi nelle giustificazioni del passato ed assumendosi una responsabilità vera e piena del presente e di quello che sarà. Ci aspettiamo da subito, e contribuiremo ad azioni concrete presso la Regione Basilicata, perché attraverso una legge regionale si riconosca veramente il ruolo strategico di Potenza città erogatrice di servizi di qualità all’intera comunità regionale, con una posta finanziaria da spalmare su tutti i servizi, trasporti, rifiuti, manutenzioni, per almeno 15 milioni di euro all'anno ed anche la richiesta non più procrastinabile dell’autorizzazione ad una discarica che risolva le emergenze di conferimento, per tutta l’area di Potenza e del bacino centro, migliorando la qualità del servizio ed abbassando i costi per il cittadino. Occorre dare risposte ai giovani ed agli anziani. Bisogna rendere la città più sicura, più vivibile, più bella e più attrattiva. Questi sono gli obbiettivi veri, che giustificano la scelta di chi ha voluto approvare il dissesto, non facendo sciogliere il Consiglio comunale ed evitandone il commissariamento. Una sfida alta, – concludono – alla quale il PD, fermo restante tutte le grandi differenze ideali, culturali e programmatiche già manifestate in campagna elettorale, parteciperà con spirito libero e costruttivo, guardando al merito dei provvedimenti, come ha sin qui fatto, per la realizzazione del bene comune di Potenza e dei suoi cittadini".
bas 02
 

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