Il VicePresidente del Consiglio Comunale di Potenza, Antonino Imbesi, in una nota, ha commentato la proposta di Bilancio preventivo per l’anno in corso che la Giunta Municipale ha presentato alla valutazione della Massima Assise cittadina e che la stessa sarà chiamata a valutare nelle adunanze del 3 e 4 settembre p.v.
"La proposta di bilancio che è stata fatta pervenire alla valutazione del Consiglio – ha detto il VicePresidente – colpirà pesantemente il ceto medio della città a causa del forte innalzamento della tassazione locale che tale rendiconto preventivo contiene tra le pieghe dei numeri. La filosofia della spending review alla quale anche il Comune di Potenza avrebbe dovuto riferirsi con spirito costruttivo è stata, secondo me, interpretata male ed applicata peggio. Di fatto si è preferito continuare a gonfiare il reale bilancio del Municipio ed a mettere pesantemente le mani nelle tasche dei cittadini, già gravati da forti aumenti della tassazione nazionale.”
Imbesi ha fatto presente che il bilancio 2012 del Comune contiene un carico di tasse davvero notevole per i cittadini di Potenza.
“L’Imposta Municipale Unica – ha detto il Consigliere Comunale – colpirà in maniera rilevante i possessori di una sola casa (l’aumento percentuale previsto rispetto alla prima rata è del 25%, passando l’aliquota dallo 0,4 allo 0,5) e letteralmente massacrerà quelli con più di una abitazione che si vedranno costretti a sborsare praticamente il massimo possibile previsto per legge con un aumento percentuale addirittura del 40% rispetto a quanto pagato con la prima rata a giugno, passando in questo caso l’aliquota dallo 0,76 all’1,06. Di fatto questa imposta, che è una vera e propria tassa sul patrimonio, inciderà pesantemente sul bilancio della gran parte delle famiglie potentine del ceto medio, che bene o male hanno quasi tutte una doppia abitazione, potendo contare su qualche locale o su piccole residenze, anche ricevute in eredità in campagna o al mare.”
Il Vice Presidente ha poi fatto rilevare che questo bilancio non è un rendiconto autosufficiente, essendo praticamente plasmato sui contributi regionali.
“Il Comune – ha continuato Imbesi – è riuscito a costruire una ipotesi di bilancio solo grazie ai contributi che la Regione ha <> elargito alla nostra città. Così, invece di realizzare un bilancio dove si tagliavano in maniera coerente e seria i costi superflui, tra cui anche quelli degli assessori , dei revisori dei conti , dei fitti passivi, dei trasporti pubblici e così via, si è preferito fare solo piccoli ritocchi di spesa. Se, dunque, non ci fossero state le suddette elargizioni regionali particolari, la situazione sarebbe stata ancora più grave e per continuare a sostenere l’idea di spesa di nuovo mantenuta in questo rendiconto, la Giunta Municipale avrebbe sicuramente aumentato anche altre imposte, quali l’Irpef e la Tarsu. In relazione alla Tarsu, poi, va spesa qualche parola in più in quanto il Municipio di Potenza ha, da qualche anno, trasformato anche questa imposta in una tassa sul patrimonio stabilendo che si paghi anche su locali non utilizzati e privi di utenze e che quindi NON producono nessun tipo di spazzatura (unica ragione per cui l’imposta andrebbe invece pagata!): eppure la Maggioranza di Centro-Sinistra non sembra orientata a votare alcuni miei emendamenti che tendono a sistemare una tale discrasia ed iniquità regolamentare.”Il Consigliere Comunale, infine, ha concluso comunicando che anche le cifre iscritte in bilancio nella voce di entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione ed il piano delle opere pubbliche suscitano diverse perplessità. "I 7,9 milioni previsti in entrata per gli oneri di urbanizzazione – ha chiuso Imbesi – sembrano essere davvero pochi rispetto ai 6,9 milioni dell’anno scorso visto che quest’anno tali oneri sono stati più che quadruplicati, e nonostante due diverse proposte di deliberazione della Minoranza mai rettificati a ribasso. Insomma questo è un altro chiaro segnale del fatto che il Regolamento Urbanistico, unitamente alla crisi, ha inciso in maniera negativa sull’economia edilizia della città. Senza dire che anche la previsione totale di entrata in questo settore sembra esserepiù che ottimistica dato che, ad oggi, gli Uffici hanno la certezza di aver incassato solo 1,8 milioni di Euro. Come a dire che in 8 mesi si incassano meno di 2 milioni e nei restanti 4 dell’anno bisognerebbe incassarne più di 6!! Insomma, per molti versi, mi sembrano i conti di Pulcinella. Per non parlare, poi, delle tanto paventate opere pubbliche che rischiano per ragioni obiettive di tempi di realizzazione e di probabilissima rendicontazione tardiva di diventare nella stramaggioranza dei casi un boomerang per l’Amministrazione Comunale, finendo per divenire iniziative compiute a metà e non completabili visto che se non saranno realizzate nei tempi previsti i finanziamenti verranno tagliati. E se quanto prevedo succederà, chi ne pagherà lo scotto?.”
bas 06