Una delibera di Giunta regionale che consenta al Consiglio comunale di licenziare il bilancio stabilmente riequilibrato entro il 29 aprile. Questo il documento ritenuto necessario secondo quanto emerso nel corso della seduta della Seconda commissione consiliare permanente che ha visto l’audizione dei componenti del Collegio dei Revisori dei Conti e del dirigente del Bilancio. Durante i lavori dell’organo consiliare è stato evidenziato che, affinché il ministero dell’Interno possa ritenere a tutti gli effetti valido il documento, si renderà necessario un provvedimento del Consiglio regionale da varare entro i 4 mesi successivi alla consegna del Bilancio stabilmente riequilibrato, proprio perché quanto riportato nel Bilancio possa trovare concreta realizzazione, in questa prima fase sarebbe sufficiente un atto di indirizzo della Giunta di via Anzio, attraverso il quale il governo regionale asserisca la propria disponibilità a licenziare un sostegno finanziario tramite un apposito provvedimento del Consiglio. Durante i lavori è stato ribadito come, da interlocuzioni avute con i vertici amministrativi e istituzionali della Regione sia emersa la necessità di un provvedimento del governo nazionale che dilazioni il riequilibrio su 5 e non sugli attuali 3 anni, periodi che in realtà scendono a 4 e due in ragione del fatto che il dissesto riguarda il triennio 2014-2016. E’ stato inoltre ribadito come ai sensi dell’articolo 259 del Tuel, il riequilibrio posto in essere risulti effettivo, con una forte riduzione della spesa, un contestuale incremento delle entrate e una riorganizzazione, elementi che prevedono l’azzeramento del disequilibrio già entro il 2016. Specificato altresì che, anche sulle spese ritenute incomprimibili, quelle relative a mutui e personale, per un totale di circa 35 milioni, si sia in ogni caso intervenuti, rinegoziando i primi e riducendo, per quanto possibile, l’incidenza della seconda voce, prospettando la possibilità di ricorrere anche ai prepensionamenti. Stante l’attuale situazione economico-finanziaria dell’Ente anche il commissario che dovesse eventualmente essere nominato a seguito dello scioglimento del Consiglio comunale, avrebbe oggettive difficoltà a riportare i conti in pareggio, in assenza del provvedimento governativo e di quello che da questo dovrebbe discendere, di competenza del Consiglio regionale.bas 03