Comune Pz: Fondi infrastrutture Fal, nota di Carretta

Fondi infrastrutture ferroviarie, interviene il capogruppo del Pd al Comune di Potenza, Gianpaolo Carretta.
"Apprendo con grande sofferenza civica, ma non con stupore, per quello che abbiamo costantemente denunciato in questi ultimi tre anni di incapacità, inesperienza e superficialità amministrativa con cui è stato gestito il capoluogo di regione, che si sono irrimediabilmente persi 11 milioni di euro rinvenienti dalla delibera Cipe n.21/2015, con la quale la città di Potenza si era aggiudicata le poste finanziarie per lo sdoppiamento del tracciato Fal, dalla stazione di Potenza superiore alla nuova stazione Ospedale-università , nonché 5 milioni di euro destinati dal Po Fesr 2007/2013 a finanziare i sottopassi di via Calabria ed i collegamenti verticali a servizio della nuova stazione di rione Mancusi. Dopo aver approvato il “dissesto ideologico” costituito solo da disavanzo di amministrazione e non da debiti fuori bilancio, che andava affrontato con la procedura di pre-dissesto come ha fatto una Amministrazione di prossimità quale la Provincia di Potenza, si sono prodotti licenziamenti, blocco delle assunzioni, impossibilità a contrarre nuovi mutui e a rinnovare l’apparato burocratico comunale. Vi è stato dapprima un fallimento etico ed amministrativo nei settori strategici, quali i rifiuti con l’innalzamento al massimo delle tariffe e con la raccolta differenziata porta a porta che non è mai partita sinergicamente nella città, e poi nei trasporti ove i reiterati piani approvati, tutti insufficienti a garantire un servizio adeguato, hanno stimolato una non mai esaurita protesta popolare e l’intervento dell’Anticorruzione nazionale (Anac). Oggi nel tempo del “dissesto ideologico” e della profonda crisi socio amministrativa del capoluogo di regione, che continua a registrare un trend negativo derivante dagli indicatori sullo spopolamento e sull’invecchiamento, si registra un fallimento anche nel settore della viabilità e della mobilità con la perdita di 15 milioni di finanziamenti pubblici, che acuiscono la crisi della città. Nel tempo dell’immobilismo amministrativo e nell’assenza di una visione e di un progetto di città, è arrivato il momento di abbandonare le sterili forme del civismo senza contenuti, ripartendo da una politica di centro sinistra, che sappia indicare un percorso e delle soluzioni vere per la comunità. Non vi sono alternative ad una verifica politico-amministrativa, che azzeri l’esistente e che apra con coraggio e trasparenza una nuova fase per Potenza e per il suo futuro".

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