L’approvazione del Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile (Pisus) segna un passo importantissimo per la città di Potenza, per il suo sviluppo nel prossimo decennio, che ne farà una città innovativa in linea con l’Europa in fatto di sostenibilità e progresso.
Lo sostiene il consigliere comunale del PD, Donato Coviello per il quale con il finanziamento di 40 milioni di euro, giunto dall’Unione Europea, saranno previsti interventi nei settori del sostegno alle imprese, dell’inclusione sociale, della rigenerazione urbana e, soprattutto della mobilità, sulla quale, infatti, è stata posta maggiore attenzione.
Molti di questi progetti, che ora finalmente vedranno la loro realizzazione, grazie al Pisus e ad un ulteriore finanziamento di circa 10 milioni di euro da parte del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, erano stati già previsti dal PUM (Piano Urbano della Mobilità), approvato nel 2008, che per primo aveva già individuato due macroaree e che, di concerto con il Regolamento Urbanistico (RU), intendeva garantire una coesione di azioni atte a definire il funzionamento del sistema della mobilità.
Il PUM infatti già si proponeva un riassetto strategico della mobilità aprendo la città ad un collegamento efficace con i 9 comuni dell’hinterland e ad un dialogo con il resto della regione attraverso un sistema di reti lunghe.
Nell’area sud, con il Pisus, sarà innanzitutto prevista la pedonalità del nodo complesso, possibile solo con il completamento dell’illuminazione, dei marciapiedi e dei parcheggi, questi ultimi di grande necessità per la realizzazione della stazione della metropolitana al terminal Gallitello, grazie alla quale, chi arriverà dalla zona sud, potrà lasciare il proprio mezzo e, prendendo la metro, attraverserà la città in pochissimo tempo, raggiungendo il terminal opposto, quello dell’Ospedale, in 15 minuti.
Il finanziamento interesserà la riqualificazione del piazzale antistante la stazione centrale e il suo collegamento con la zona di Viale del Basento, da una parte, attraverso un sottopassaggio già in costruzione, e gli impianti meccanizzati di risalita, dall’altra, attraverso la realizzazione di altre opere strutturali che diano un miglior accesso alla zona centro (scala mobile che collega la stazione al Centro Direzionale della Mobilità e di là la possibilità di continuare con la scala mobile di Viale Marconi).
Nella zona est, la riqualificazione del terminal Betlemme vedrà la trasformazione dell’area di fonte alla Sita in un’ampia zona di parcheggio per i pullman.
L’area nord, quella che gravita intorno al Polo ospedaliero e a quello universitario, zona di maggior afflusso quotidiano da ogni parte della città e dalle zone limitrofe, è già facilmente raggiungibile da chi proviene sia su gomma (grazie all’apertura della tangenziale), sia su ferro (stazione Macchia Romana) e lo sarà ancor di più quando, con lo sdoppiamento del binario, che renderà indipendente il percorso di Rfi da quello della Fal, si avrà il prolungamento di quest’ultima fino ad Avigliano scalo e l’attraversamento della città sarà reso più snello e senza interferenze grazie alla costruzione di 3 sottopassaggi.
Nel piano di rigenerazione urbana è prevista l’ultimazione del Polo Lavangone, a completamento del Palazzetto già presente, attraverso un impianto di illuminazione, un parcheggio e soprattutto una strada di collegamento alla stazione di Avigliano scalo dalla quale dista circa 150 metri. Sarà inoltre prevista la costruzione di una chiesa che diventerà la parrocchia di riferimento delle contrade limitrofe, rendendolo così non solo un’importante polo sportivo, ma anche religioso, per la comunità locale.
Il parcheggio dello stesso palazzetto potrebbe essere utilizzato anche da coloro che, provenendo dai comuni del vulture-melfese, anziché raggiungere il capoluogo con il proprio mezzo, possono parcheggiarlo lì e arrivare in città attraverso il servizio di metropolitana.
Il Progetto Infomobilità di grande innovazione tecnologica prevede la possibilità di punti informativi dislocati attraverso totem e pensiline degli autobus con l’informativa dei tempi di arrivo dei mezzi.
Di grande impatto sarà il collegamento Polo universitario-centro storico attraverso una scala mobile che collegherà l’Università a Via Cavour, dove sta sorgendo la nuova area commerciale/residenziale, nella cui piazza retrostante si ergeranno 2 torrette munite di ascensori che condurranno fino al Parco Guevara, zona anche questa da riqualificare e da collegare a Via Pretoria il cui tratto finale diventerà pedonale.
Infine – conclude Coviello- è opportuno ricordare che, al fine di ottenere un sistema di mobilità moderno ed efficace, bisogna trovare i necessari canali di finanziamento per la costruzione della tangenziale Basentana-Dragonara, opera già prevista dal PUM. Pertanto si auspica una sinergica azione congiunta tra il Comune, la Provincia e la Regione Basilicata.
BAS 05