“L’arte per lo sviluppo locale, Lagonegro, le sue Chiese, la sua arte”. Questo il tema dell’incontro che si è tenuto nella Cappella dei Celestini di Palazzo Loffredo promosso dal Comune di Potenza.
Lo rende noto l'ufficio stampa del Comune di Potenza.
Presentato il lavoro di recupero di sei importanti calici effettuato dalla restauratrice Francesca Leolini. Ma l’occasione è servita anche per meglio conoscere la storia e l'arte di Lagonegro e discutere di come tutto ciò possa rappresentare una opportunità per la crescita dei nostri territori.
"Abbiamo voluto questo convegno – ha detto il Sindaco di Potenza Vito Santarsiero- perché siamo convinti dello straordinario valore storico culturale e paesaggistico rappresentato dai nostri Centri Storici che vanno sempre più tutelati,valorizzati ed utilizzati quale strumento di memoria e di attrazione da inserire in concreti e pianificati progetti di sviluppo locale. Il Borgo di Lagonegro, posto su una rupe, è davvero bello e molto opportunamente il Comune ha avviato le procedure per il suo inserimento tra i 'Borghi più belli d'Italia'. Le 33 Chiese presenti rappresentano una vera peculiarità che caratterizza il paese. Una ricchezza dovuta molto alla felice localizzazione di Lagonegro sulla Consolare Via Popilia oltre che alle sensibilità delle storiche famiglie locali.”
Al convegno, insieme al sindaco di Lagonegro Domenico Mitidieri, erano presenti anche l'assessore Camardo, altri amministratori e rappresentanti dell'associazione “A castagna ra critica” guidati dal vice presidente Maddalena Falabella. Da sottolineare gli interventi di Pierluigi Leone de Castris, presidente del corso di Laurea in Conservazione dei beni culturali dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e della restauratrice Francesca Leolini che hanno parlato dei calici della Chiesa di San Nicola di Bari a Lagonegro.
I sei calici selezionati per il restauro, tra i tanti appartenenti alla chiesa della Santissima Trinità di Lagonegro, sono stati scelti in base alle loro caratteristiche stilistiche, al fine di poter mostrare, nel contesto parrocchiale di appartenenza, l’ excursus storico-artistico del vaso sacro, dal XV al XVIII secolo.La chiesa della Santissima Trinità è dal 1839, chiesa parrocchiale, pur restando, la parrocchia di Lagonegro, sempre intitolata a San Nicola di Bari, il santo protettore del paese. I calici scelti per il restauro provengono dalla chiesa parrocchiale, ma in realtà sono stati convogliati in essa dalle varie chiese dismesse, occultati per non essere confiscati dal Demanio nel 1866.
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