“Ogni speculazione di tipo politico, in un senso o nell’altro, è il modo sicuro per allontanare la soluzione ai problemi del Comune di Potenza. Si è parlato già tanto di quello che è successo ed è abbondantemente finito il tempo delle analisi. Oggi – spiega il consigliere comunale Roberto Falotico in una sua nota – bisogna concludere prendendo la questione dal verso giusto, che non è quello di come comporre una giunta, ma di come mettere a pareggio da subito il bilancio comunale. La rappresentanza nell’esecutivo dovrebbe essere l’ultimo dei problemi di una classe dirigente che deve dar prova di saper affrontare una vera emergenza che prima di essere finanziaria è sociale ed istituzionale. Qui non è più in discussione la tenuta dei conti di un Municipio, è in discussione lo strappo nel tessuto connettivo di una regione che da quasi cinquant’anni si è identificata totalmente nella massima Istituzione territoriale e che da essa attende e pretende soluzione ai problemi . Se c’è stato e c’è un modello lucano, e c’è stato, esso è fatto di concordia istituzionale, di solidarietà e di capacità di difendere gli interessi dei lucani, anche a costo di scelte difficili. Questo modello è oggi alla sua prova più dura: contrastare il tentativo neocentralistico di smembrare i territori e riaccorparli secondo modelli econometrici che annullano la ricchezza della diversità e la titolarità delle risorse, in nome di una illusoria e ipotetica razionalizzazione dello Stato. Già nel passato – prosegue il consigliere – abbiamo fronteggiato questo pericolo con una forte unità di popolo, valgono per tutto le vicende della diga di Senise e delle scorie di Scanzano; oggi lo dobbiamo fare ponendo al centro della questione la tenuta delle rete istituzionale, a cominciare dai suoi centri più importanti che debbono assolvere con nuove energie e nuove capacità ai compiti di guida dei loro territori. L’idea di una legge regionale che affronti compiutamente la questione delle città-servizio è suggestiva ma rischia di non portare da nessuna parte. Quando l’emergenza si conta in ore e in giorni, occorrono decisioni immediate – ancora Falotico – e comportamento da gabinetto di crisi. Si mettano al lavoro tutti i responsabili dei settori degli enti interessati per capire subito quali azioni dirette o indirette si possono mettere in campo per risolvere la situazione. Si rivedano da una parte e dall’altra tutti gli investimenti per indirizzarli non verso nuovi e costosi servizi ma verso una migliore gestione di quelli esistenti, a partire dalla razionalizzazione energetica, alla sperimentazione di una diversa logistica, all’uso delle strutture pubbliche rispetto a quelle private. Un lavoro essenziale che si collega a quanto il Sindaco già sta facendo, con la revisione drastica di tutti i contratti e con l’eliminazione di ogni spreco. Si lavori insieme e si cerchi la concordia, respingendo in maniera decisa ogni tentativo di intestarsi una vittoria, ovvero di strumentalizzare una sconfitta. Se si perde, non perde un partito o una coalizione, ma l’intera collettività regionale che non ha saputo o voluto affrontare il suo test più impegnativo. C’è tempo, se proprio se ne ha voglia, di rifare la storia di questo dissesto, cominciando il più lontano possibile e portandola fino ai più recenti comportamenti. Ma ora è il tempo di fare!” conclude il consigliere comunale Falotico.
BAS 05