“Apprendiamo con soddisfazione che il Segretario regionale del Pd, Antonio Luongo, ha inteso convocare il Congresso cittadino di Potenza il prossimo 8 novembre, ponendosi a garanzia di una situazione non più tollerabile, a fronte di un organo scaduto da quasi due anni, e pertanto privo in parte di una legittimità formale, in parte di una politica” sostengono in una nota congiunta i consiglieri comunali del Pd Gianpaolo Carretta e Nicola Lovallo. “E’ chiaro ed evidente che dovrà essere l’Assemblea congressuale di Potenza, con la elezione dei nuovi organi a decidere quale sarà la linea politica del Pd cittadino, soprattutto in relazione ai comportamenti da adottare con l’Amministrazione comunale, guidata da un Sindaco eletto con l’appoggio delle liste di estrema destra. Qualsiasi decisione, che dovesse essere assunta, prima della celebrazione del Congresso, sarebbe illegittima formalmente, perché adottata da un organo scaduto, illogica razionalmente, a fronte di un Congresso convocato fra soli trenta giorni, ed inaccettabile sul piano politico, perché offensiva del naturale dibattito congressuale, ove sarà chiamato l’intero popolo del Pd cittadino, a decidere la linea politica e ad aprire un confronto sull’idea di città e sul progetto politico-amministrativo da mettere in campo. Sotto tale profilo, chiediamo al Segretario regionale di farsi garante ancora una volta delle regole formali e di quelle politiche, nel rispetto dell’intera comunità del Pd cittadino. Ogni decisione, che andasse in senso opposto, sarebbe frutto di scelte personalistiche ed organigrammatiche, che guardano agli interessi particolari e non al bene della città. Siamo sicuri che il Segretario regionale si porrà a tutela di tali regole e della celebrazione di un Congresso cittadino che ha bisogno di un dibattito ampio e vero tra tutte le tesi in campo, come quella di chi ritiene che non vi siano le condizioni per un accordo politico con questa Amministrazione comunale, che è quella che ha dichiarato il dissesto e ha sforato il Patto di Stabilità, su presupposti prevalentemente ideologici e politici, criticando e prendendo le distanze da un ventennio di Amministrazione di centro-sinistra, che ha assicurato, pur tra diversi errori, la crescita socio-economica della città, che ora appare immobile e depressa” concludono Lovallo e Carretta.
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