Comune Pz, Becce SU spending review

"L’obiettivo del gruppo del Pd al Comune di Potenza di “lasciare i conti in ordine entro il 2018”, appare un’utopia di difficile realizzazione alla luce dell’attuale condizione economico-finanziaria del Comune di Potenza, fortemente disastrata. Vogliamo credere alle favole? Crediamoci, ma concedetemi qualche nota di disappunto di non poco conto." Così il consigliere del Pdl, Nicola Becce per il quale "lo snervante ed interminabile iter di approvazione del Bilancio di Previsione, segnato da una serie di ostacoli, di sicuro non dipende soltanto dai profondi tagli imposti alle amministrazioni locali dal Governo centrale, ma anche e soprattutto da scelte politiche sbagliate e da una pessima gestione del denaro pubblico. Non si fa altro che parlare di spending review , sacrifici e contenimento della spesa pubblica, ma a chiacchiere, ed i fatti? Dimostrano nuovamente il contrario: a mio avviso spendere un’ingente somma di denaro per il rifacimento di una Piazza (Prefettura) che non necessitava un’urgenza di intervento non è “politicamente corretto” in una situazione di così grave crisi economica. Non sarebbe stato più coscienzioso ed opportuno rimandare il rifacimento della piazza a tempi economicamente più favorevoli, considerati gli scempi compiuti, negli ultimi anni, nella realizzazione di altre piazze cittadine? Meglio sarebbe rivolgere le attenzioni ai problemi reali della nostra comunità, alle ristrettezze che quotidianamente alcuni nostri concittadini ed imprese locali sono costrette a fronteggiare a seguito di perdita/mancanza di lavoro. Alla città di Potenza non serve altro cemento, non servono i grandi nomi della “borghesia milanese”, non servono nuove piazze e nuovi cantieri interminabili, occorre aiuto reale, confronto e fattiva collaborazione. L’obiettivo di risanamento delle casse comunali può avvenire soltanto attraverso una svolta concreta del modo di operare ed agire dei governanti locali; occorre confrontarsi con la collettività, saper leggere ed interpretare esigenze e bisogni (espressi ed inespressi) e tradurli in azioni/interventi congrui e realizzabili.Si può cambiare, – conclude- ma ad un’unica condizione: guardando alla città non con gli occhi del politico, ma con gli occhi del cittadino. Porre come obiettivo temporale il 2018 ha la sensazione di una pure illusione, e concedetemi, una presa in giro, per quei cittadini che continueranno a vivere nella difficoltà e disperazione, nella speranza che prima o poi qualcosa accadrà." 

BAS 05

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