"Il dibattito elettorale è entrato nel vivo. In attesa di conoscere nomi, candidature, protagonisti, programmi ed idee, tutti i partiti sono al lavoro per le Regionali di novembre. Un appuntamento atteso e decisivo per le sorti della nostra Basilicata e che dopo i fatti di Rimborsopoli rappresenta un test decisivo per un'intera classe politica." Così il consigliere del Pdl Nicola Becce per il quale "questa volta saranno i programmi e la serietà delle proposte politiche a fare la differenza. Non vincerà chi urla di più, ma chi sarà in grado di privilegiare merito, professionalità, bravura dei singoli. Troppi giovani e troppe famiglie sono costrette ad andare con il cappello in mano al cospetto di questa classe dirigente che spadroneggia da più di vent’anni. E' questo -aggiunge- che bisognerà sradicare spiegando anche perchè negli anni di governo del centrosinistra tanto la città capoluogo quanto la Basilicata hanno subito una forte regressione. E' appena il caso di ricordare infatti che le Regionali di novembre faranno da apripista alla partita che si giocherà a Potenza. E' a Potenza 2014 che in tanti già guardano in termini di rilancio e di prospettive politiche. A tutti loro, mi sento di ricordare che il capoluogo rappresenta sì il motore della regione, ma non può accentrare tutto il dibattito politico. Come dire: la regione pensi al capoluogo ricordandone il ruolo in termini di erogazione di servizi e di barometro della politica, ma la città (e tutti i partiti, compresi i dirigenti) ricordino di ragionare nell'ottica dell'insieme. La Basilicata cresce se cresce anche Potenza e viceversa".
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