In una interrogazione il consigliere comunale del PDL, Nicola Becce, chiede chiarimenti in merito all’iter di contrattazioni avvenute con il CSV Basilicata e alla lettera critica di rinuncia all’acquisizione dello stabile ex IPIAS inviata dal CSV alle autorità. L’amministrazione comunale (con delibera di Giunta n. 156 dell’8/09/2008) – ricorda Becce- destinava lo stabile ex IPIAS di Potenza per la realizzazione della “Casa del Volontariato”, affidando, previa apposita convenzione, al CSV Basilicata la relativa gestione al servizio e per l’utilizzo delle 119 Associazioni di Volontariato presenti nella città di Potenza e per l’erogazione delle funzioni e dei compiti di istituto al servizio di tutto il volontariato lucano ed il CSV ha dedicato, nel corso di questi mesi, tempo e professionalità alla realizzazione del suddetto progetto fino alla più volte dichiarata disponibilità a concorrere economicamente (sulla scorta del parere favorevole da parte del Comitato di gestione) all’adeguamento strutturale e all’arredo dello stabile. Un progetto inizialmente nato per incrementare ed ottimizzare l’offerta di servizio al volontariato lucano, dopo la lunga serie di incontri, è stato tramutato da Comune e Regione in “un’elargizione di favore” ed in data 2 gennaio 2011 il CSV Basilicata con una comunicazione inviata alle autorità comunali e regionali interessate dalla questione è stata costretto, suo malgrado, a dichiarare la sua intenzione a rinunciare all’acquisizione dello stabile in oggetto, visto l’approssimarsi (15 gennaio 2012) della proroga concessa per i locali attualmente in locazione in via Mazzini, 51. Tale atteggiamento da parte delle Istituzioni interessate -conclude Becce- ha dimostrato poco rispetto e considerazione nei confronti dell’attività svolta (in forma gratuita) dal CSV e da tutte le Associazioni di Volontariato lucane a favore e nell’interesse della collettività. Una collettività che in tal caso non è stata affatto tutelata dai soggetti pubblici in questione.
BAS 05