Comune Pz: Becce (Pdl) su liberalizzazione orari negozi

"La liberalizzazione degli orari del commercio è una questione attuale ed aperta che sta provocando reazioni diverse e contrastanti tra gli organi istituzionali e le comunità delle regioni del nostro paese. Anche la Basilicata ed il suo capoluogo Potenza nei prossimi mesi dovranno inevitabilmente confrontarsi su tale tema, la classe politica dovrà esprimersi in merito alle decisioni ed ai provvedimenti da adottare." Lo sostiene il consigliere comunale del PDL, Nicola Becce aggiungendo che "l’analisi richiederà un comportamento critico ma al contempo costruttivo, di profonda apertura, strettamente ancorato alla conoscenza del contesto economico -sociale locale ed alle possibilità di crescita e sviluppo insite nel nostro territorio e nelle sue componenti lavorative, commerciali e produttive. Ritengo che la decisione di liberalizzare gli orari dei negozi, se opportunamente progettata e realizzata, possa generare un modello produttivo/economico/sociale innovativo, ispirato ai moderni e cosmopoliti principi della libera concorrenza e della tutela delle parti interessate. Il gap tra opportunità di crescita e flop totale è strettamente correlato alla capacità delle amministrazioni locali di saper individuare e giustamente ponderare i diversi interessi e le diverse esigenze in gioco. Un processo di liberalizzazione di tal genere, infatti, per produrre i risultati sperati, deve necessariamente essere condotto non percorrendo una direzione univoca, ma tenendo ben conto della rete di relazioni esistenti tra lavoratori/commercianti e consumatori (potere d’acquisto reale) alla ricerca di un equilibrio tra esigenze diverse ma esistenti. Il lavoratore, in genere, in particolare quello legato alle attività commerciali, complice la crisi economica in atto, oggi rappresenta una delle maggiori figure economiche e sociali su cui si concentra l’attenzione sia da parte del Governo nazionale, sia da parte dei Governi locali. Diventa, infatti, di fondamentale importanza concentrarsi sui diritti del lavoratore del commercio, sulle conseguenze che una politica di liberalizzazione degli orari genererebbe a livello contrattuale, in un’ottica di salvaguardia, tutela e prevenzione. Alle azioni di tutela del lavoratore/piccolo commerciante occorre, altresì, affiancare azioni di tutela dei consumatori. Tra queste componenti esiste una relazione ed una correlazione inscindibile che è in grado di far funzionare perfettamente il modello di liberalizzazione proposto: un reale potere di acquisto dei consumatori si traduce in maggiore capacità di spesa e conseguentemente in un maggior consumo da parte dei cittadini, la maggiore capacità di spesa favorisce la circolazione del denaro e conseguentemente offre ai commercianti la possibilità di incrementare le proprie vendite. Componente essenziale di tale circuito, che funge da collante, è il denaro. A mio avviso attuare, anche e soprattutto a livello locale, scelte di diminuzione della tassazione dei redditi aiuterebbe a garantire la presenza di maggior denaro e quindi di maggior potere di acquisto. Si pensi alla nuova imposta sugli immobili, l’IMU: se gli enti locali decidessero di applicare aliquote elevate, contribuirebbero inevitabilmente, da un lato, a ridurre la capacità di spesa dei privati, dall’altro, a pesare in modo non indifferente sul settore del commercio. Occorre modificare l’attuale tendenza di polarizzazione dei redditi per evitare che maggiori oneri sulla collettività e sul lavoro si traducano in un impoverimento progressivo e generale. Non avrà senso lasciare aperti i negozi se poi i negozi rimangono vuoti per mancato potere di acquisto; in tal caso si trasformerebbe un’opportunità di crescita in un’ulteriore stangata per i commercianti, già pesantemente colpiti dall’attuale crisi.Liberalizzazione degli orari si o no? A mio parere – conclude- liberalizzazione si, da intendere quale occasione per il lancio di un modello economico sociale migliore, in grado di garantire la tutela del piccolo commerciante e del consumatore. E’ un treno da non perdere, l’importante è saper scegliere quello giusto che conduca alla destinazione desiderata."

BAS 05

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