Il consigliere comunale del PDL, Nicola Becce in una interrogazione chiede se il nuovo progetto di Piazza Prefettura prevede la cancellazione della croce che “dovrebbe essere fonte e simbolo di orgoglio artistico per la nostra città con il suo significato intrinseco di simbolo pluralista di fusione tra due culture”.
Becce chiede se prima dell'approvazione del progetto, nel caso in cui preveda la cancellazione della croce, l’amministrazione comunale ha proceduto con un apposito studio storico o ad un parere di esperti del settore o ha accettato passivamente il nuovo progetto tralasciando e trascurando del tutto i tratti storici della piazza.
“Piazza Prefettura –continua Becce- è un esempio di storia e di arte della città di Potenza: costruita nel lontano 1840 ad opera dell'intendente borbonico Winspeare, appartenente ad una nobile famiglia napoletana con chiare origini anglosassoni, e conclusa successivamente da Duca della Verdura. Nell'intraprendere i lavori di costruzione della piazza, Winspeare ha voluto rappresentare il simbolo a lui più vicino e maggiormente rappresentativo della sua cultura nordica e delle sue origini, una croce. La croce realizzata sulla Piazza, infatti, ricorda molto quella usata dai popoli irlandesi ed inglesi: questi, infatti, nel momento in cui si convertirono dal Paganesimo al Cristianesimo, conservarono il cerchio, che rappresenta il sole, simbolo predominante nella cultura Pagana, che durante questa conversione si fuse con la croce, che viene conosciuta anche come croce di San Patrizio, principale artefice della conversione, oggi Patrono d’Irlanda. Se si guarda Piazza Prefettura dall’alto si nota subito un disegno che la divide in 4 parti: una croce con un cerchio nel suo punto di raccordo; in passato il disegno era anche più visibile grazie ad una differenza cromatica, creata dai lastroni in pietra chiara successivamente sostituiti dai sanpietrini.
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