Il direttore della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Basilicata, Francesco Canestrini, accompagnato da alcuni funzionari della SABAP regionale, è stato ascoltato dai membri della Terza e della Quinta Commissione consiliare permanente, riunitisi in assemblea congiunta nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città. Ad aprire i lavori il presidente del Consiglio comunale Luigi Petrone, cui ha fatto seguito una breve introduzione a cura del presidente della Quinta Savino Giannizzari, con loro anche il presidente della Terza Vincenzo Telesca. Tema dell’incontro i beni architettonici e paesaggistici del capoluogo di regione. Nella sua documentata esposizione il direttore Canestrini ha spiegato che “Potenza assume il fascino di una città che sta ricercando e sperimentando la sua ‘forma urbis’ definitiva, anche con il tentativo di proporre una nuova immagine, capace di rimescolare e unificare il substrato territoriale. Simbolo di questa tensione è il ponte Musmeci, infrastruttura estremamente moderna ma anche memore delle ‘catenarie’ e delle antiche forme sinusoidali barocche, emblema di una nuova visione urbana, tesa a unire realtà industriali, quartieri residenziali e aree verdi, attraverso la mediazione del parco fluviale. Come Soprintendenza stiamo operando per innescare una nuova attenzione nei confronti del decoro del contesto urbano: dissequestro della canonica e lavori di restauro della Chiesa della Trinità, apposizione di targhe con indicazioni multimediali, salvaguardia del centro storico, per quanto riguarda attenzione ai lavori necessari alla diffusione della banda larga, con particolare riguardo a qualità degli interventi e dei materiali tradizionali, relativamente a palazzi storici e ripavimentazione di slarghi e piazze. Siamo stati impegnati anche per la salvaguardia del verde lungo la fascia fluviale del Basento, incluso l’antico ponte in pietra di S. Vito. Riteniamo che l’area Asi necessiti di riqualificazione, con bonifica dei suoli degradati o inquinati, magari attraverso la realizzazione di un parco fluviale all’interno del quale prevedere impianti sportivi e teatrali, residenze e piccoli laboratori. Complessivamente appare auspicabile una maggiore attenzione all’arredo urbano e alla cura del verde, con i beni culturali fattore importante per migliorare complessivamente la qualità della vita. Edifici sacri, palazzi storici, aree archeologiche, dalla villa di mal vaccaro agli altri siti monumentali, insieme al parco Montereale, alla Villa del Prefetto, a quella di Santa Maria, alla Torre Guevara, farebbero da contraltare alla riqualificata area industriale, costituendo un singolare e innovativo insieme urbano, collegato da scale mobili e da itinerari pedonali, raggiungendo un equilibrato rapporto tra sviluppo urbano, progresso sociale e qualità della vita” ha concluso Canestrini. Nel dibattito seguito evidenziata la necessità di preservare il patrimonio monumentale cittadino dalla presenza “ingombrante delle auto”, l’istituzione di una banca dati, fruibile da parte della cittadinanza, nella quale inserire l’elenco dei beni architettonici e artistici della città, una migliore e più completa cartellonistica stradale, in grado di orientare e fornire informazioni complete a quanti vogliano conoscere in maniera più approfondita Potenza.