Comune Mt, Rivelli: importante ricordare Mazzarone

“Dedicare il più importante presidio sociosanitario dell’Amministrazione comunaledi Matera a un uomo, a un medico che con il suo impegno ha fortemente contribuito alla crescita sociale e culturale del nostro territorio, della Basilicata, del Mezzogiorno ha un grande significato per le istituzioni e per l’intera comunità”. Lo afferma, l’assessore comunale alla Programmazione economica, Rocco Rivelli, nell’esprimere “soddisfazione per la proposta dell’assessore Giordano, approvata dalla Giunta comunale, di intitolare il Centro Diurno per disabili gravi a Rocco Mazzarone”.
“Mazzarone, insieme a Scotellaro – afferma Rivelli – ebbe un ruolo determinante nella fondazione dell’Ospedale di Tricarico. Ricoprì l’incarico di responsabile del Programma di Educazione sanitaria nel Mezzogiorno e di responsabile del settore igienico-sanitario nella “Commissione di studio delle prospettive di sviluppo delle province lucane. Importante l’apporto dato da Mazzarone al notevole fermento intellettuale e culturale che animò Matera negli anni Cinquanta del secolo scorso. Una speciale rilevanza assunse il fatto che il Movimento di Comunità di Adriano Olivetti coinvolgesse, fin dal 1949, nel suo progetto di studi sui Sassi di Matera valenti studiosi afferenti a molte discipline come Friedman, Tentori, De Rita, Nitti, Isnardi, Bracco, Quaroni e altri ancora. Il progetto, diretto da Friedman, portò all’istituzione della Commissione per lo studio della città e dell’agro di Matera nel 1951 da parte dell’UNRRA CASAS Prima Giunta.
Il lavoro aveva lo scopo di passare, attraverso la conoscenza approfondita della realtà dei Sassi, all’attuazione di un piano regolatore per la città di Matera e alla progettazione di nuovi insediamenti che accogliessero gli abitanti dei Sassi e che seguissero i nuovi orientamenti in campo urbanistico. Si voleva mirare a ricostituire, nei nuovi quartieri, quel tessuto socio-relazionale che aveva caratterizzato la vita del “vicinato”, ma ponendo attenzione ad una qualità di vita migliore che lasciasse alle spalle le condizioni precarie di vita nei Sassi considerati ormai una “vergogna nazionale”. L’apporto ideale e pratico fornito da Rocco Mazzarone a tale progetto fu decisivo non solo nell’ambito socio-sanitario, ma anche nell’integrazione delle varie prospettive che ispiravano il nuovo modello della “vita di comunità” Per tutte queste ragioni – conclude Rivelli – era importante dedicare un importante presidio sociosanitario a Rocco Mazzarone, nell’anniversario della sua scomparsa, avvenuta proprio il 28 dicembre di 6 anni fa, e al suo straordinario impegno a favore della città, della regione, del Mezzogiorno”.
(s.p.)

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