Comune Castelsaraceno su attivazione corso formativo In3dgration

"Attivato In3dgration-Design your future, un corso di modellizzazione e stampa in 3d finanziato dal Ministero dell’Interno nell’ambito del progetto Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati". Lo rende noto l'ufficio stampa del Comune di Castelsaraceno. "Proposto dalla Cooperativa Castrum 2019, il modulo formativo coinvolge un partneriato che va dalla cooperativa sociale Il Sicomoro che gestisce il progetto S.P.R.A.R. nel Comune di Castelsaraceno alla Grycle srl, start up innovativa per lo sviluppo di prototipi e tecnologie per il riciclaggio. In co-progettazione con l’Ente pubblico ospitante, una proposta che qualifica figure professionali attraverso l’acquisizione di competenze che vanno dalla conoscenza di software di modellazione finalizzati all’uso di stampanti 3D, dall’utilizzo dei sistemi di disegno CAD, dalle informazioni su elettronica e Kit robotico Arduino, dalla programmazione e gestione del linguaggio di una macchina a controllo numerico fino alla creazione di prototipi per trasformare rifiuti di plastica in materie prime riutilizzabili. Una complessità di conoscenze – prosegue la nota del Comune di Castelsaraceno –  che fa capo all’acquisizione di un metodo di lavoro e di ragionamento, sulla scìa del FabLab statunitense, fondati sulla considerazione della persona come maker di processi e prodotti. Come fulcro di percorsi creativi, innovativi. Attraverso la valorizzazione della manifattura digitale, di software e hardware specifici, materiali di origine vegetale, un percorso formativo che intercetta le esigenze, sempre più specialistiche e competitive, nonché il metodo cooperativo di co-working, richieste dal mondo del lavoro e l’etica ecologica imposta alle nostre coscienze post-moderne. Nei meandri della globalizzazione ricongiunti nella rete locale dell’accoglienza degli immigrati, una ventina di partecipanti residenti e non, dai sedici ai cinquant’anni, con esperienze di studio e professionali diversificate, si incontrano tre volte a settimana per consolidare una traccia di apprendimento attraverso la robotica e a un campo multidisciplinare. Una classe multietnica che davanti allo schermo di un pc coordinati da una lavagna LIM, presso il Museo della Pastorizia, compie una silenziosa rivoluzione, con strumenti originali e obiettivi ambiziosi. Dalla fuga costretta a partire da Patrie rase al suolo dal fondamentalismo e dall’emarginazione internazionale, a una rete umana che traccia un’idea di Cultura teorica e applicata. Composta di dati, oggetti ma soprattutto curiosità, un’attitudine alla scoperta tutta umana. Una declinazione del concetto di integrazione come acquisizione di abilità spendibili nel mondo del lavoro, attraverso l’input alla qualificazione di figure professionali. In questa specie di consorzio tecnologico, in cui ognuno utilizza gli stessi strumenti riflettendo sugli stessi dati, si creano delle premesse interessanti attraverso lo sviluppo della capacità di problem solving, una sorta di maieutica che matura idee poetiche, nel senso del fare tecnologico. Dopo i primi step improntati su uno stile più accademico, i partecipanti tradurranno questa base nozionistica in una sperimentazione diretta, individuale e di gruppo, che ambisce a progettare strumenti e modellare soluzioni capaci di trasformare i tappi che sigillano i nostri imballaggi in materiale riciclato che alimenti le stesse stampanti 3D. Un circolo chiuso che traghetta la formazione di figure professionali attraverso il trasferimento di un’intelligenza ecosostenibile in grado di trasformare i problemi consumistici in soluzioni ambiziose. L’ampia panoramica che il corso, totalmente gratuito per i partecipanti, offre è uno stimolo e un’immagine dell’andamento professionale e formativo delle maggiori realtà internazionali. Un’industria umana che richiede competenze i cui ideal-tipi possono essere riassunti in parte negli obiettivi di queste 30 ore formative.
Una premessa didattica che potrà, ci auguriamo, essere potenziata attraverso nuove progettualità e rinnovati risultati funzionali al “vivere bene” degli individui nella società che contribuiscono, responsabilmente, a definire con lo scambio e la condivisione dei propri punti di vista. Un’iniziativa coerente con la sensibilità del Comune di Castelsaraceno, premiato già da Legambiente come Comune riciclone per l’organizzazione della raccolta differenziata, che ha investito, nel quadro regolativo tracciato dalla Strategia Zero Waste 2020, sull’efficientamento energetico delle strutture pubbliche e su una mensa scolastica biologica".

Bas 05

 

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