Comune Bella, Ferrone: approvare subito ddl piccoli Comuni

Non possiamo che associarci all’appello dei presidenti delle Delegazioni italiane di Uncem (Unione Nazionale Comuni e Comunità Montane): approvare subito, nel mese di febbraio, il disegno di legge sui piccoli Comuni, la montagna, il recupero dei centri storici. Lo sostiene l’assessore comunale di Bella Carmine Ferrone precisando che tocca al Senato, dopo che il ddl ha già avuto il via libera della Camera dei Deputati in prima lettura nel mese di settembre 2016.
"È un ddl molto atteso dai territori della nostra regione che – commenta – è costituita nella grande maggioranza dai cosiddetti “paesi polvere”  alle prese con l’isolamento tipico delle aree e montuose e di collina e con i forti disagi come è avvenuto nelle giornate di neve e gelo. La normativa nazionale è una vera opportunità per tutto il Paese che finalmente decide di investire su un'idea di sviluppo endogeno e integrato in grado di puntare sui territori e sulle comunità, di coniugare storia, cultura e saperi tradizionali con l'innovazione, le nuove tecnologie e la green economy".
Nel sottolineare che l’'iniziativa legislativa interessa ben 5.585 piccoli Comuni italiani che amministrano più della metà del territorio nazionale e dove vivono oltre 10 milioni di cittadini, l’assessore Ferrone aggiunge:  "Queste piccole realtà sono una straordinaria risorsa per difendere la nostra identità, le nostre risorse e proiettarle nel futuro, verso un'idea di Italia più ambiziosa, in cui sostenibilità, residenzialità e parità di diritti diventano il leitmotiv per lo sviluppo locale. E proprio per questa ragione i piccoli Comuni sono comunità vere e proprie che determinano al loro interno un forte equilibrio territoriale per la salvaguardia della storia e dell'ambiente, diventando un vero capitale sociale locale in grado di preservare l'assetto idrogeologico e tutelare le aree interne. Luoghi dove più da vicino e direttamente si sperimenta e si dà corpo all'autogoverno di una comunità grazie alla sussidiarietà”.
L'appello al presidente del Senato Grasso da parte dell’ Uncem richiama i numerosi interventi del presidente della Repubblica Mattarella che ha messo al centro l'importanza dei piccoli Comuni e delle Aree interne per il Paese. Eppure, fino ad oggi, per troppo tempo i piccoli Comuni hanno dovuto attendere perché potessero essere riconosciuti come una risorsa per l'intero Paese, anziché una zavorra. Basta pensare al numero di volte che i precedenti disegni di legge in materia hanno viaggiato su navette tra la Camera e il Senato, senza finalizzazione. Per questo motivo  di fronte al nuovo disegno di legge bipartisan, abbiamo delle grandi aspettative essendo questo un testo che fa dei territori dei piccoli Comuni una fase avanzata e moderna del Paese, riconoscendone la peculiarità e intervenendo su aspetti cruciali come i servizi – scuole, trasporti, uffici postali – e lo sviluppo economico".

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