Il consigliere del Pdl chiede di conoscere quali iniziative il Governo regionale intende porre in essere per scongiurare il definitivo licenziamento dei lavoratori in mobilità e se è stata prevista la mobilità per i 6000 lavoratori in scadenza di Cig
Il consigliere regionale del Pdl, Mario Venezia, ha rivolto un’interrogazione urgente a risposta orale al presidente della Giunta regionale e agli assessori alla Formazione e lavoro e alle Attività produttive in merito alla crisi produttiva del comparto industriale del mobile imbottito di Matera.
In particolare, il consigliere dell’opposizione chiede di conoscere “quali iniziative il Governo regionale intende porre in essere per scongiurare il definitivo licenziamento dei lavoratori in mobilità e se è stata prevista la mobilità per i 6000 lavoratori in scadenza di Cig”. Venezia chiede, altresì, se “l’assessore alle Attività produttive, attraverso i propri dipartimenti, voglia approntare un piano strategico di marketing che porti il distretto del salotto ad un piano di internazionalizzazione e se il Governo regionale nei piani di co-intervento con la Regione Puglia (Acqua SpA, Autorità di bacino, etc..) abbia intenzione di intraprendere lezioni guida sulle strategie di rilancio di tale mercato”.
L’esponente del Pdl nel ricordare che “il giorno 11 agosto 2011 scade l’ultimo termine per la concessione della mobilità in deroga a 2000 lavoratori del comparto industriale del mobile imbottito di Matera e quello per la concessione della Cig a ben 6000 lavoratori dello stesso polo produttivo”, sottolinea come “la Regione Basilicata non abbia ancora prodotto un piano di internazionalizzazione del prodotto assemblato dai salottifici lucani, adottato per tutto conto dalla Regione Puglia con eccellenti risultati, in grado di far accrescere con tempistica prestabilita il brand del commercio internazionale”.
“Il comparto produttivo della regione Basilicata – afferma il consigliere – subisce gravi perdite per la puntuale chiusura di stabilimenti produttivi e il distretto del mobile imbottito della città di Matera sembra aver preso oramai le sembianze di un malato terminale già inserito nel centro cure paliative ‘hospice’”. “Non è dato sapere – conclude Venezia – quali siano le motivazioni del crollo vertiginoso della produzione del polo del salottificio materano, considerato che il vicinissimo polo industriale della Puglia cresce del 27 percento”.