Comitato “Porta Coeli”, audizione in prima Commissione

Il presidente Aniello Ertico ha illustrato le attività dell’ “Art Gallery – Centro studi della cultura mediterranea” e le motivazioni alla base della richiesta di istituzionalizzazione del Comitato ‘non profit’”

Al centro dei lavori odierni della prima Commissione consiliare permanente (Affari istituzionali), presieduta da Vito Santarsiero (Pd), l&rsquo;audizione del presidente del Comitato &ldquo;Porta Coeli International Art Gallery &ndash; Centro studi della cultura mediterranea&rdquo;, Aniello Ertico.<br /><br />&ldquo;I diversi rami di applicazione e di ricerca culturale in cui opera &lsquo;Porta Coeli&rsquo; sono alla base della&nbsp; candidatura alla istituzionalizzazione mediante il riconoscimento ufficiale di &lsquo;Centro regionale per la ricerca e la promozione della cultura umanistica &ndash; Presidio per la promozione dell&rsquo;arte contemporanea&rdquo;. Cos&igrave; il presidente Ertico nel presentare la sua richiesta all&rsquo;organismo consiliare.<br /><br />&ldquo;&lsquo;Porta Coeli&rsquo;, con&nbsp; sede nel seicentesco &lsquo;Palazzo Rapolla a Venosa &ndash; ha spiegato Ertico &ndash; &egrave; nata nel 2011 come Galleria d&rsquo;arte contemporanea sviluppando, successivamente, il progetto d&rsquo;arte sacra e della piet&agrave; popolare. Il Centro studi della Cultura mediterranea, dapprima insediato per lo studio e le analisi delle componenti culturali a sostegno della produzione artistica, ha consentito la nascita di &lsquo;Porta Coeli Academy&rsquo; che da un anno si occupa, quale organismo accreditato, di alta formazione in campo umanistico con allievi italiani e stranieri. A sostegno dell&rsquo;attivit&agrave; principale sono nati dapprima il laboratorio di restauro e poi la casa editrice &lsquo;Porta Coeli Edizioni&rsquo;&rdquo;. &ldquo;Una serie di attivit&agrave; &ndash; ha proseguito Ertico &ndash; che pur in totale assenza di contribuzioni pubbliche ed in forma di &lsquo;non profit&rsquo;, hanno permesso di conseguire una progressione di credibilit&agrave; e di relazioni che la rendono un unicum regionale per complessit&agrave; di struttura, organizzazione e ramificazione di interessi in ambito umanistico&rdquo;. &ldquo;L&rsquo;esigenza di istituzionalizzazione &ndash; ha sottolineato il presidente del Comitato &lsquo;Porta Coeli&rsquo; &ndash; nasce in ordine a due necessit&agrave;. In primo luogo il mondo della cultura e dell&rsquo;arte, specialmente negli Stati esteri propensi ad investire nei settori umanistici, pretende interlocutori istituzionali. Al fine di trovare parziale compensazione al gap insito nella nostra allocazione &lsquo;periferica&rsquo; rispetto ai pi&ugrave; visibili Centri di produzione culturale, la istituzionalizzazione regionale appare necessaria. Altra esigenza riguarda la stabilizzazione lavorativa delle figure professionali impegnate (attualmente sono assunte due dipendenti a tempo indeterminato e abbiamo rapporti di collaborazione con professionisti e docenti retribuiti a prestazione) e l&rsquo;ulteriore traduzione in lavoro retribuito delle altre attivit&agrave;. Il nostro intento &ndash; ha concluso Ertico &ndash; &egrave; di innescare un processo virtuoso con le sinergie istituzionali&rdquo;.<br /><br />Il presidente Santarsiero, dopo aver sentito i consiglieri presenti all&rsquo;audizione e aver apprezzato il lavoro portato avanti&nbsp; dal comitato &ldquo;Porta Coeli&rdquo; in ambito culturale, ha proposto di trasferire l&rsquo;esito dell&rsquo;incontro all&rsquo;ufficio di Presidenza del Consiglio regionale al fine di predisporre un protocollo d&rsquo;intenti.<br /><br />Erano presenti ai lavori oltre al presidente Santarsiero (Pd), i consiglieri Pace e Romaniello (Gm), Bradascio (Pp), Rosa (Lb-Fdi), Leggieri (M5s) e Napoli (Pdl-Fi).<br /><br /><br /><br /><br /><br />

    Condividi l'articolo su: