Collettivodonne: riaprire a Matera il consultorio

"Sabato 11 giugno scorso si è svolto un incontro pubblico, organizzato dal Collettivodonnematera in collaborazione con la Cgil di Matera, che aveva come tema la 194, la storica legge sulla tutela della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza". E' quanto si legge in un comunicato stampa del Collettivodonne di Matera.
"Relatrici dell'iniziativa tre ginecologhe dell'Ass.ne AMICA, Associazione Medici Italiani Contraccezione e Aborto. Le nostre ospiti hanno confermato che la legge 194 trovi difficoltà nella sua applicazione, per la presenza negli ospedali di troppi medici obiettori, e che occorra, quindi, mettere in essere azioni per sensibilizzare i medici e gli operatori sanitari sui principi contenuti nella legge che riguardano la Salute della donna ed anche il suo Diritto all'Autodeterminazione. Questo diritto, riconosciuto dalla legge, fu una grande vittoria ottenuta dalle donne dopo anni di rivendicazioni, per vedersi riconoscere dignità ed agibilità anche nella loro scelta d'interrompere la gravidanza. Questa è la mission che ispira il lavoro dell'Ass.ne AMICA nei suoi incontri formativi ed informativi.
Altre utili proposte sono state esposte dalle ginecologhe dell'Ass.ne AMICA, come quella di adoperarsi per rendere accessibile l'interruzione di gravidanza con il metodo farmacologico in regime di Day Hospital e, quando possibile, nei consultori familiari e nei poliambulatori, in alternativa all'intervento chirurgico. In molti paesi le pillole abortive vengono dispensate in regime ambulatoriale, in strutture analoghe ai nostri consultori.
Durante l'incontro un ruolo centrale è stato dedicato alla funzione dei Consultori. I nostri servizi socio-sanitari come i consultori, sempre secondo la legge che li ha istituiti ( l. 405/75), devono essere sostenuti, valorizzati e promossi dallo Stato, dalle Regioni e dagli enti locali. E' stata questa riflessione , nonché principio sancito dalla legge, che ha evidenziato, nel corso del dibattito, una grave anomalia nella nostra città.
La sede storica del consultorio di P.zza Matteotti chiude; le attività consultoriali saranno offerte nella sede poliambulatoriale di Via Montescaglioso, disattendendo e violando – si legge nel comunicato stampa – quello che prevede la normativa ed anche le stesse linee guida della Regione. Ed in netta contraddizione si apprende da un comunicato stampa di un nuovo progetto che coinvolge il privato sociale. “Un progetto che amplia i servizi offerti dai consultori nell'ambito della contraccezione di emergenza, un programma operativo finalizzato alla riorganizzazione dei consultori familiari nel territorio dell'azienda sanitaria di Matera, che vuole sensibilizzare gli utenti ad una sessualità più responsabile e ad una contraccezione più efficace. Il progetto prevede il coinvolgimento del privato sociale per promuovere le attività facendole arrivare in ogni ambito della città.”
Le contraddizioni fanno evincere che da un lato si enfatizza l'obiettivo del progetto, che per legge è dei consultori ma, in questo caso, affidato al privato sociale, e dall'altro si chiude un presidio consultoriale in pieno centro.
Come Collettivodonnematera chiediamo che il consultorio di P.zza Matteotti ritorni ad essere il centro socio-sanitario della nostra comunità; che le attività consultoriali siano adeguate e potenziate nella loro ragione istituzionale e permanente, in stretto contatto con le esigenze del territorio e della sua popolazione, evitando inutili sprechi di risorse con progetti fuori tempo massimo, considerando che per la contraccezione di emergenza basta rivolgersi alle farmacie. La "pillola del giorno dopo" e' ormai un prodotto da banco per cui non serve la prescrizione medica, il suo uso ci si augura sia sporadico, per questo serve l'educazione alla contraccezione, che, invece, non deve essere sporadica, e per la quale sono specificamente attivi i consultori".
bas04 

    Condividi l'articolo su: