“La Ghizzoni S.p.a. con sede legale a Macchia di Ferrandina, una delle maggiori imprese di costruzioni italiane, specializzata in oleodotti, presso la quale trovano lavoro un migliaio di lavoratori tra operai edili e specializzati, eccellenze in campo tecnologico, ha dichiarato di essere in difficoltà economico-finanziarie e pertanto ha deciso, sussistendone a suo parere i requisiti, di presentare istanza per il ricorso all'amministrazione straordinaria, così come prevista dalla legge Marzano. Un gran parte di questi lavoratori gravitano tra Basilicata e regioni limitrofe. La causa invocata dall’azienda è relativa ai mancati pagamenti della Pubblica amministrazione e alle crescenti difficoltà del mercato che non risparmiano nessuno. Al fine della tutela dei posti di lavoro in Basilicata, nel settore delle costruzioni che ha sempre rappresentato la massima economia espressa da questa terra, il partito comunista sollecita la Regione a trovare la quadra del cerchio”. A dichiaralo Luciana Coletta, segretario regionale Csp, partito comunista. “La Giunta regionale si deve impegnare a far applicare nell’immediato quella parte del Memorandun d’Intesa sul petrolio, e nello specifico il capitolo inerente i sette macro-progetti sulle infrastrutture che prevedono l’apertura di grandi cantieri. Chiediamo la tutela dei lavoratori e il diritto alla conservazione del posto con l’immediata apertura dei cantieri anche appaltando a imprese lucane”.
bas 06