“Gli incendi, in Basilicata come in altre regioni soprattutto del meridione d’Italia, hanno provocato danni enormi non soltanto a tante aziende agricole, in primis zootecniche, ma danni incalcolabili dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità e alla distruzione di ampie aree di bosco.” A dichiararlo in una nota la Coldiretti di Basilicata secondo cui nei boschi distrutti dal fuoco saranno impedite per anni anche attività come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, o di natura hobbistica come la raccolta di funghi.
Per il presidente sezionale della Coldiretti di Pisticci Franco Vitelli servono politiche adeguate per contrastare l'allontanamento dalle campagne e per valorizzare quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli.
Il presidente della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto aggiunge che “gli enti territoriali devono emanare provvedimenti e bandi volti a sostenere la corretta gestione del patrimonio boschivo rilanciando l’importante ruolo degli imprenditori agricoli nella difesa dello stesso attraverso il pascolamento degli animali, la pulizia del sottobosco, le fasce tagliafuoco, ecc. Le superfici forestali hanno valenze territoriali, sociali e paesaggistiche, e potranno contribuire anche al raggiungimento degli obiettivi del Piano d’Azione Nazionale al 2020, fornendo biomassa ottenuta con metodi sostenibili (sia nella produzione che nel taglio) nell’ambito di una filiera sostenibile. Tra le biomasse spicca il ruolo dei prodotti legnosi, che dovranno coprire il 44 per cento dei consumi di fonti rinnovabili e il 58 per cento dei consumi di calore totale.”
BAS 09