La Coldiretti di Basilicata rende noto che continua lo stato di malessere che vivono gli imprenditori agricoli che operano sia nelle Aree Parco che nelle altre aree del territorio regionale, per la presenza diffusa ed invasiva di cinghiali che stanno arrecando danni ingenti alle colture e, recentemente, per la presenza di lupi che stanno arrecando gravi danni al patrimonio zootecnico.
"Non è più possibile – prosegue la Coldiretti – lasciare gli animali, soprattutto pecore e vacche allo stato brado, e sono recenti e preoccupanti anche segnalazioni di attacchi alle stalle di vacche da latte. Occorre sicuramente lavorare sulla prevenzione ma è anche necessario rivedere il sistema di accertamento e risarcimento dei danni affinché oltre a garantire un completo reintegro della perdita di reddito per l’agricoltore siano coperti non solo i danni animali selvatici, in particolare da lupi e cinghiali, ma anche quelli causati da cani inselvatichiti; prevedere un sistema di misure di prevenzione dei danni incentivando le imprese agricole con un adeguato regime di sostegno; costituire delle ronde con volontari che collaborino con gli agricoltori e gli allevatori nella sorveglianza; un maggior impegno nella lotta al randagismo".
La Coldiretti ritiene ritiene indispensabile condividere con gli Enti preposti, le associazioni ambientaliste e con le associazioni venatorie una puntuale valutazione del fenomeno, una più attenta analisi delle procedure e metodologie atte al contenimento della fauna selvatica ed una più efficace azione risarcitoria dei danni da animali selvatici.
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