Non poteva mancare la Coldiretti di Basilicata alla mobilitazioni di stamane a Policoro contro le trivellazioni in mare. Non poteva mancare perché ormai è nota la posizione dell’Organizzazione sempre in difesa del nostro territorio e delle nostre coste.
La nostra Organizzazione è contraria da sempre ad azioni che impattano in maniera forte su territori naturalisticamente di pregio o a particolare vocazione agricola, a maggior ragione quando nessun beneficio ne deriva per le popolazioni del posto. Non bisogna mai dimenticare che il petrolio prima o poi è destinato a finire, come è finita l’industrializzazione forzata che non ci appartiene, mentre agricoltura e turismo potranno sempre costituire buona parte della nostra ricchezza, oggi come in futuro.
Senza dimenticare la risorsa idrica, in buona parte data alla vicina Puglia che ne è carente. Anche in questo caso bisogna che la nostra Regione continui a contribuire ad alleviare le difficoltà dei nostri vicini di casa.
Il problema è però nulla, o molto poco si sta portando a casa in termini di ricchezza, di infrastrutture, di lavoro, per una terra tanto generosa quanto povera. È qui che bisogna lavorare tutti insieme, politica, organizzazioni, società civile, per addivenire ad un utile risultato, evitando dannose polemiche e posizioni inutilmente ortodosse.
Alle Istituzioni e alle compagnie petrolifere diciamo che occorre garantire la massima sicurezza degli impianti e ridurre al minimo la possibilità di inquinamento e, passaggio fondamentale, non si deve perforare laddove sono a rischio interi habitat naturali come in mare, o dove insistono importanti risorse idriche, stante la sismicità della nostra Regione, o dove l’agricoltura ha fortemente investito nella qualità e nella distintività dei propri prodotti. Una moratoria darebbe il tempo necessario per studiare e capire gli effetti delle vecchie perforazioni traendone consiglio e valutando la effettiva sostenibilità, non solo economica, ma anche sociale ed ambientale.
Secondo il Presidente Regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto “È il principio di precauzione che deve stare alla base di qualsiasi decisione. La Coldiretti di Basilicata ritiene opportuno, indipendentemente dalle appartenenze ideologiche, politiche e partitiche, aprire un dibattito sulla questione ambientale e le politiche di sviluppo per la Basilicata del futuro, senza alcuna chiusura e resistenza, consapevoli che le disattenzioni e le aggressioni al territorio ci vedranno protagonisti sempre e comunque, per la tutela della salute dell’intera comunità e dell’economia rurale”.
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