“Giudichiamo positivamente l’introduzione nei principi di delega fiscale varati dal Governo, la rivisitazione degli adempimenti e la razionalizzazione dei regimi fiscali come pure la tassazione separata, su base opzionale, del reddito dell’impresa rispetto a quella dell’imprenditore. Ma la riforma fiscale non può e non deve portare ulteriori incrementi di pressione fiscale”. Lo ha detto il presidente regionale della Cna, Giovanni Coretti, a commento dei dati “sull’aumento della pressione fiscale”. Cna, Confartigianato e Casartigiani hanno lanciato l’allarme: “Da giugno sulle imprese italiane si abbatterà un aumento di pressione fiscale insostenibile. Con la nuova Imu l’incremento della tassazione passerebbe dai circa 4,5 miliardi di euro della vecchia Ici a circa 7,5 miliardi (con oltre il 60% di incremento) se i Comuni applicheranno l’aliquota base del 7,6 per mille, per arrivare ad oltre 10,5 miliardi circa se l’aliquota base sarà aumentata, come è facoltà dei Comuni, sino al 10,6 per mille. Per ciascuna impresa ciò significa un aggravio di alcune migliaia di euro”.
bas 07