Classifica Censis, Napoli: Unibas stabile al sesto posto

Il consigliere regionale parla di “risultato poco soddisfacente e che occorre migliorare”

&ldquo;Stabile al sesto posto in una classifica di dieci piccoli atenei (fino a 10.000 iscritti), cos&igrave; si posiziona l&rsquo;Universit&agrave; degli Studi della Basilicata nell&rsquo;annuale classifica delle universit&agrave; italiane elaborata dal Censis, un risultato poco soddisfacente e che occorre migliorare perch&eacute; il nostro Ateneo pu&ograve; fare di pi&ugrave;, molto di pi&ugrave;&rdquo;.<br /><br />A dichiararlo, in una nota, &egrave; il consigliere regionale, Michele Napoli, con riferimento alla nuova edizione 2018-2019 del ranking degli atenei italiani, stilata annualmente con lo scopo di orientare gli studenti nella scelta del corso di studi.<br /><br />&ldquo;La classifica – ha spiegato Napoli – oltre a dividere le universit&agrave; tra statali e non, le raggruppa in categorie omogenee per dimensione, prendendo in considerazione il numero degli iscritti annui ed &egrave; il risultato di un&rsquo;articolata analisi del sistema universitario italiano sulla base di parametri quali le strutture disponibili, i servizi erogati, la capacit&agrave; di comunicazione 2.0 e il livello di internazionalizzazione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La valutazione di quest&rsquo;ultimo parametro acquista oggi un peso sempre pi&ugrave; consistente – ha aggiunto il Vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata – perch&eacute; nell&rsquo;ultimo anno accademico pi&ugrave; di 44 mila studenti universitari italiani hanno praticato la mobilit&agrave;, studiando presso un ateneo estero, grazie all&rsquo;Erasmus e ai programmi di cooperazione internazionale dei singoli atenei&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Dall&rsquo;esame dei singoli indicatori utilizzati dal Censis – ha proseguito Napoli – emerge come accanto ad ottime performance dell&rsquo;Unibas in tema di borse di studio, occorre migliorare sul fronte della dotazione dei servizi in favore degli studenti ed accrescere la dimensione internazionale dell&rsquo;Unibas, temi cui sono&nbsp; funzionali le nostre proposte di istituire corsi di studio in lingua inglese e di stipulare accordi con altri atenei italiani e stranieri per istituire le lauree a doppio titolo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Iniziative – ha concluso Napoli – tese realmente a porre lo studente al centro dell&rsquo;attenzione di un ateneo, perch&egrave; in grado di garantire un valido orientamento in ingresso e in uscita, l&rsquo;ampliamento dei servizi e una forte spinta al placement e all&rsquo;internazionalizzazione di cui l&rsquo;Unibas ha assoluto bisogno&rdquo;.<br />

    Condividi l'articolo su: