“Centocinquant’anni di Unità sono un magnifico traguardo per una nazione di grandi tradizioni e antica cultura come la nostra. Molti, anche giovanissimi, per questo traguardo hanno lottato, combattuto, pagato prezzi esorbitanti, fino alla morte. Lo dicono le battaglie risorgimentali per l’indipendenza dei nostri territori e per la composizione del nuovo stato. Ma lo proclamano anche i patimenti e le sofferenze di coloro che hanno vissuto l’assurda guerra prodotta dall’ideologia della violenza, che hanno resistito all’occupazione e concorso alla liberazione dell’Italia.
La Repubblica ha significato un nuovo modo di vivere i rapporti sociali e politici mettendo al primo posto il “bene comune”, per la vita e la realizzazione di quelli che sono e di quelli che verranno. Una “Comunità di Cittadini” ha trovato battesimo nella Costituzione: persone che accettano la sfida di essere uguali davanti alla legge e si attribuiscono l’arduo compito della sovranità, di scegliersi dei rappresentanti che governino la nazione e la indirizzino sulle vie dello sviluppo e del benessere”. Lo sostiene in un comunicato l’associazione Città Plurale di Matera.
“E’ ora di ritrovare in noi i segni indelebili della nostra storia, i valori comuni, di rispetto, accoglienza, amore del prossimo, di sostegno degli ultimi: valori che hanno da sempre abitato il cuore degli italiani. E’ ora – prosegue la nota – di trovare la forza di affrontare “insieme” le difficili situazioni del mondo di oggi, di accettare “insieme” le sfide per una società più giusta, di costruire “insieme” una comunità che rispetti la dignità di tutti e dia a tutti le opportunità per una vita migliore: è tempo di cercare “insieme” un futuro migliore. E’ ora di rispondere a coloro che osteggiano questa ricorrenza e che offendono ripetutamente il tricolore e l’Unità Nazionale”.
“C’è un simbolo – conclude Città Plurale – che è stato presente sin dai primi giorni del viaggio verso l’Unità, che ascoltava i segreti dei Carbonari, che ha ispirato i cuori dei giovani sui campi di battaglia, che ha visto l’alba della repubblica, che ha sempre sostenuto gli italiani nelle loro imprese. Un simbolo di fronte al quale non possiamo fare a meno di dirci “Fratelli d’Italia”.
E’ il tricolore, il testimone autentico dell’identità culturale del popolo italiano: è la nostra bandiera.
Già da oggi e fino al 17 marzo facciamo sventolare sui nostri balconi il tricolore, quale segno del nostro amore per l’Italia. Mostreremo così di credere che solo “uniti” gli italiani possono costruire il futuro che cercano”.
BAS 05