Se vuole, la Regione Basilicata sa lavorare anche celermente. E con tutta evidenza l’operazione di redistribuzione degli incarichi ai dirigenti regionali è stata supportata da una forte volontà, se in così poche ore l’Amministrazione è stata straordinariamente in grado di imprimere una spinta alle proprie azioni e di “ristrutturare” i nuovi uffici – con il discutibile passaggio di alcune funzioni da un dipartimento ad un altro – ricompilare le relative declaratorie, assegnare le figure dirigenziali, con una rotazione strategica delle stesse, e innestare definitivamente tre nuovi dirigenti vincitori di concorso. Un’azione rapida e incisiva – sostiene una nota della segreteria regionale, aziendale e Rsu di Cisl Fp – che pare in controtendenza rispetto all’usuale farraginosa attitudine tutta regionale nel tentare di definire, in maniera razionale ed organica, il proprio assetto burocratico. A parere della scrivente sigla sindacale, è chiaro che questa possa apparire un’operazione autoreferenziale e di facciata, che poco o nulla ha a che fare con un reale incremento di efficienza ammnistrativa, se la Regione non dimostra quanto sappia coerentemente applicare analogo dinamismo a tutto il resto delle tematiche aperte e connesse allo step organizzativo appena superato, a partire dall’ assegnazione delle posizioni organizzative. Con lo stesso slancio, la Regione potrà, infatti, già nel mese di giugno, sia ridefinire le declaratorie delle posizioni organizzative, sia approvare i nuovi criteri di assegnazione delle stesse, meno discrezionali e più oggettivi e meritocratici, sia ribandire tutte le posizioni individuate presso l’Ente, anche presso la struttura del Consiglio. Una sfida che la CISL rilancia alla Regione Basilicata affinché dimostri che le scelte di queste ultime ore non abbiano carattere estemporaneo, legato a logiche ristrette, ma che diano il via ad un complessivo e coerente percorso di rilancio della macchina burocratica regionale, in attesa della tanto annunciata rivoluzione democratica.
BAS 05