A seguito del rinnovo del consiglio di disciplina della Casam, azienda che gestisce il servizio di trasporto urbano a Matera, alla cui presidenza si è insediato su indicazione della Provincia di Matera, Leo Montemurro, direttore della Cna (Confederazione nazionale artigiani), organizzazione a cui è peraltro iscritta la Casam con la presenza dello stesso presidente Francesco Paolo Porcari, negli organismi dirigenziali, i segretari provinciali di Cil e Uil, Giuseppe Amatulli e Franco Coppola evidenziano “una chiara incompatibilità del Montemurro a presiedere tale commissione”. I due esponenti confederali spiegano le motivazioni.
“A nostro avviso Montemurro – sottolineano i leader provinciali di Cil e Uil – non può oggettivamente assicurare un ruolo imparziale nel giudicare i ricorsi sottoposti al giudizio della commissione. L’evidente commistione di ruoli non dà garanzie ai lavoratori che sono costretti a rivolgersi all’organismo in oggetto, per un atteggiamento discriminatorio e anti sindacale che da alcuni anni a questa parte la Casam pone in essere. Infatti negli ultimi tempi, inopinatamente, vi è un profluvio di contestazioni di addebiti impropri, che con molta superficialità e senza addurre motivazioni plausibili si trasformano sistematicamente, in deroga ai principi contrattuali e di legge in materia vigenti, in sanzioni disciplinari, ossia sospensioni dal lavoro da uno a più giorni.
Il tutto – continuano Amatulli e Coppola – è ulteriormente aggravato dal fatto che tale atteggiamento è perpetrato dalla Casam, in particolare, nei confronti dei nostri associati.
Alla luce di quanto esposto chiediamo la immediata rimozione del presidente della commissione di disciplina al fine di ricomporre benevolmente le condizioni di terzietà ad oggi assenti. Acclarato l’utilizzo inappropriato, illegittimo e vessatorio, perpetrato dalla Casam nell’utilizzo delle procedure relative alle contestazioni disciplinari e alle conseguenti inopinate sanzioni – concludono -chiediamo all’azienda di non continuare con questo modus operandi che evidentemente è assoggettabile a nostre azioni e denunce che andrebbero anche oltre l’aspetto amministrativo. Al sindaco, nell’ambito delle sue prerogative, chiediamo di vigilare sul rispetto delle norme contrattuali sancite nel contratto di concessione tra la Casam e il Comune di Matera”.
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