Cillis (Cgil): Urge contratto di Sito per Eni in Val d'Agri

"All’interno del Centro Olio ENI di Viggiano, ad oggi, permangono situazioni contrattuali diversificate che a volte determinano situazioni di vera e propria disuguaglianza di trattamenti tra lavoratori, sia in termini di condizioni di lavoro e di salario che di situazioni legate alla prevenzione dei rischi per la salute che tende a variare dalle caratteristiche dell’azienda per cui si lavora". Lo denuncia Giuseppe Cillis della Segreteria Provinciale  Cgil Potenza prospettando l'ipotesi che alla Conferenza petrolioe ambiente possa esserci stata "un'azione “propagandistica” da parte delle compagnie petrolifere e dell’Eni tesa a far accettare alle popolazioni della Basilicata le estrazioni petrolifere per i prossimi decenni".
"Succede – spiega Cillis –  che i lavoratori che per un certo numero di anni sono alle dipendenze di un’azienda, quando cambia l’appalto non solo rischiano il posto di lavoro, ma sul piano dei diritti contrattuali iniziano da capo come se per loro fosse il primo giorno di lavoro, e così succede che un lavoratore a 50 anni si vede costretto a rinunciare al salario per ottenere un nuovo contratto di lavoro che a volte è anche termine".
Per Cillis "diventa non più rinviabile un Contratto di Sito che debba valere per tutte le aziende e che possa sia sotto il profilo tecnologico che della contrattazione distribuire salario aggiuntivo, oltre a strutturare la rappresentanza dei lavoratori sull’intero sito produttivo, anche per quanto attiene la sicurezza sul lavoro, anche in ragione degli impegni che il Presidente della Giunta De Filippo aveva assunto a seguito di incontri effettuati nella presentazione ufficiale del lavoro di inchiesta".

    Condividi l'articolo su: