Per il capogruppo di Fi “prima di affrontare un'ennesima emergenza spetta alla Provincia e alla Regione dare risposte mettendo fine a roboanti proposte di risoluzione del problema, mai però poste in essere”
“L’immediata chiusura del sito di trasferenza dei rifiuti in territorio di Tito secondo il provvedimento adottato dal Parco Nazionale Appenino Lucano, destinata a riaprire la periodica emergenza smaltimento rifiuti a Potenza e in 28 comuni del Potentino, è solo l'ultimo atto che conferma la nostra denuncia da anni e che riguarda l'assoluta mancanza di programmazione di Regione e Provincia che ha lasciato insoluto un problema fondamentale per la tutela e la salvaguardia dell'ambiente e dei cittadini". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Michele Napoli .<br /><br />"Perché in questi anni – chiede Napoli – sono state concesse volutamente proroghe all'ampliamento delle discariche esistenti e non sono stati individuati nuovi siti? A chi giova questa continua movimentazione di rifiuti? Chi trae profitto e chi ci perde? E' inaccettabile – dichiara – assistere ad una conduzione così incongruente e sprecona da parte delle nostre amministrazioni che si sono rivelate non all'altezza di proporre valide alternative all'attuale grave stato di crisi, tanto più che la movimentazione dei rifiuti prodotti a Potenza verso altri impianti ha un costo che nell'attuale disastrosa situazione finanziaria il Comune di Potenza non può assolutamente permettersi. Potenziare la raccolta differenziata, individuata quale panacea di tutti i mali, è importante – afferma il capogruppo di Fi – per una moderna gestione, ma pensare di recuperare in pochissimo tempo percentuali e quantitativi di differenziata così significativi da ridurre in blocco l'immissione di rifiuti nelle discariche già colme è, a nostro avviso, una grande presa in giro”.<br /><br />“Prima di affrontare un'ennesima emergenza – conclude il capogruppo di Fi – , spetta alla Provincia e alla Regione dare risposte mettendo fine a facili e roboanti proposte di risoluzione del problema, mai però poste in essere. Soluzioni rapide seguite a promesse fatte a vari titoli, per regolarizzare l'intero ciclo di smaltimento, sono ancora una chimera per le comunità lucane”.<br />