La Cia-Confederazione Italiana Agricoltori del Melfese fa sapere di aver sollecitato il Dipartimento Agricoltura e l’Ufficio Protezione Civile a "predisporre sopralluoghi finalizzati alla realizzazione della mappa dei danni provocati, in questi giorni, dal violento nubifragio che ha colpito un’area piuttosto vasta del Melfese e che comprende, in particolare, territori dei Comuni di Venosa, Maschito, Ripacandida".
"Le preoccupazioni maggiori degli agricoltori – spiega la Cia – sono per i vigneti di aglianico, le colture ortofrutticole pregiate, un’azienda vivaistica quasi completamente distrutta, la viabilità rurale ed intercomunale e infrastrutture civili. Le richieste già presentate dai sindaci di Venosa e Maschito per la dichiarazione dello stato di calamità – a parere della Cia – vanno sostenute per consentire l’applicazione delle prime misure previste per le indennità a favore dei titolari delle aziende agricole".
Per la Confederazione "siamo di fronte all’ennesimo caso di mancata prevenzione da fenomeni alluvionali, con effettivi più devastanti e purtroppo diffusi specie per le caratteristiche di piogge estive che provocano allagamenti di aziende, e per l’assenza di interventi di manutenzione del territorio, oltre che di manutenzione adeguate alle opere irrigue e alle infrastrutture viarie al servizio di comunità rurali".
bas 08