Cia su aumento furti in aziende agricole

“Da qualche tempo si registrano piccoli furti di prodotti direttamente dai campi o ad esempio, in questo periodo, di agrumi e frutta fresca prelevati dagli alberi”. E’ la segnalazione che viene dalla Cia-Confederazione Italiana Agricoltori che nella scorsa estate ha presentato il IV Rapporto sulla “Criminalità in agricoltura” predisposto in collaborazione con la Fondazione Humus. “Ai furti di bestiame si affiancano – secondo le testimonianze dei dirigenti zonali e locali della Cia lucana – quelli di prodotti agricoli; parliamo di massicce sottrazioni di prodotto spesso direttamente in campo con scientifiche e organizzate operazioni di raccolta. Ma – racconta Antonio Stasi della Cia del Metapontino – il fatto nuovo e recente riguarda la scoperta, di piccoli furti, persino del salame o di provviste in azienda, che nella stragrande maggioranza dei casi non vengono nemmeno denunciati alle forze dell’ordine. Qualche agricoltore ci ha riferito di aver scoperto il furto del tavolo e del matterello per fare la pasta in casa, di legna da ardere per il riscaldamento, e di suppellettili. E’ purtroppo anche questa la spia della gravissima crisi e quindi della necessità di soddisfare anche i piu' elementari bisogni e le piu' tradizionali abitudini di vita.
L’agricoltura – continua il dirigente della Cia di Scanzano Jonico – mostra maggiori e più gravi elementi di vulnerabilità legate a quelle caratteristiche e inevitabili forme di “isolamento geografico” dei luoghi di lavoro e del livello di fragilità degli addetti. Nelle campagne l’agricoltore è, infatti, spesso solo, disarmato, inerme. Di qui l’appello ad un rafforzamento dell'attività di controllo delle forze dell'ordine sul territorio anche per l'avvicinarsi della primavera in cui si moltiplicano le coltivazioni ma anche per le festività della Pasqua in cui e' facile prevedere il ritorno dell'abigeato con furti nei greggi di pecore e agnelli”.

bas 06

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