Da oggi riparte anche in Basilicata l’operazione lavoro occasionale e accessorio: i ragazzi dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi possono lavorare in campagna ed essere retribuiti con i voucher (assegni da un minimo di 10 euro sino ad un massimo di 50 euro di valore).
A renderlo noto la Cia, Confederazione Italiana Agricoltori di Basilicata, comunicando che “l’utilizzo dei voucher per lavori agricoli nella nostra regione è al di sotto della media nazionale (25 per cento) raggiungendo una quota tra il 12 e il 15 per cento l’anno.
“Dobbiamo rilevare – afferma il presidente della Cia lucana Donato Distefano – che sinora dal Parlamento, in particolare attraverso l’emendamento approvato in Commissione Lavoro del Senato, sui voucher in agricoltura sono giunte solo risposte parziali e insufficienti per le imprese agricole. Purtroppo, la modifica apportata dal Parlamento accoglie solo in parte le nostre preoccupazioni”.
“Il voucher per giovani studenti -continua- è un’occasione di lavoro nei campi durante il periodo estivo, soprattutto nella attività di raccolta di frutta, verdura e nella vendemmia, ed un’opportunità per prendere contatto con il mondo del lavoro e sostenere i propri studi in un momento di difficoltà economica”.
Di Stefano propone all’Ente Bilaterale Agricolo Regionale di rilanciare il “patto per il lavoro e la qualità occupazionale in agricoltura” che contiene un pacchetto significativo di proposte a partire dalla riforma del lavoro agricolo e di una legislazione nazionale appropriata.
BAS 10